In Italia, solo il 4% dei contribuenti dichiara un reddito annuo di 70mila Euro, e oltre 12 milioni di italiani non pagano l'Irpef; è azzardato ritenere che a opporsi al Governo, che vuole aggiornare i valori Catastali (non sono aggiornati da decenni), siano gli stessi Cittadini che figurano fra gli evasori fiscali? E' una vecchia storia che si ripete ogni anno, quando si scopre che il maggiore gettito fiscale viene dal lavoro dipendente e pensionati, che un operaio può pagare più di un commerciante, artigiano o di liberi Professionisti e Imprenditori. Ma non si vede all'orizzonte un seria lotta all'evasione: l'ingiustizia è una realtà macroscopica che il potere non riesce, o non vuole scalfire. E così ogni anno si inscena una commedia squallida e provocatoria per i Cittadini che, all'ingiustizia subita, devono aggiungere anche la beffa, e quel che è peggio si rinnova la triste realtà che il rapporto di fiducia tra Stato e Cittadino non progredisce: noi siamo quelli di "Piove, governo ladro", e noi? La verità, almeno ciò che io penso, è che tra i contribuenti sia in atto la "guerra" fra ricchi e poveri, ma è un confronto impari fra ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più deboli.
A. Ferrin modena, 14/4/2022
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