Nel pieno della "strafenspedition" (spedizione punitiva) di Israele nella striscia di Gaza, spedizione decisa dopo l'incursione dei palestinesi nei Kibbutz dei Coloni, il Capo del governo israeliano si rivolge al suo popolo per promettere che i "terroristi" palestinesi saranno schiacciati senza pietà, e l'esercito ebreo lo sta facendo con la nota efficienza e determinazione in un manifesto e impari rapporto di forza. Sembra quasi che Israele abbia creato, o colto il pretesto perfetto per liquidare il problema palestinese per sempre! In ogni modo cerca di realizzare il sogno del "Grande Israele", e con l'aria che tira non è escluso che vi riesca. Ancora una volta la violenza del più forte e la viltà degli altri attori potrebbero avere la meglio. Fa impressione vedere gli ebrei praticare la stessa ferocia del nazismo, già definito come "male assoluto": ora demonizzano i palestinesi come i nazisti facevano con gli ebrei. Avremo il coraggio di accomunare Israele al nazismo, condannandolo senza ipocriti distinguo, o accetteremo una deriva che ci condurrà senz'altro alla spietatezza del nazismo e all'oscuramento della Civiltà? Questi sono interrogativi retorici: sono pessimista? Temo di essere solo realista: ho scritto molte volte che il pericolo e il male sono in noi, la ricerca di colpevoli e innocenti è un esercizio vano perché nella nostra natura di animali senzienti c'é una lotta perpetua tra bene e male: saremo capaci di discernere per il nostro bene ?
A. Ferrin Modena, 30/10/2023