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libreria di zurau

domenica 29 ottobre 2023

NETANYAHU

Nel pieno della "strafenspedition" (spedizione punitiva) di Israele nella striscia di Gaza, spedizione decisa dopo l'incursione dei palestinesi nei Kibbutz dei Coloni, il Capo del governo israeliano si rivolge al suo popolo per promettere che i "terroristi" palestinesi saranno schiacciati senza pietà, e l'esercito ebreo lo sta facendo con la nota efficienza e determinazione in un manifesto e impari rapporto di forza. Sembra quasi che Israele abbia creato, o colto il pretesto perfetto per liquidare il problema palestinese per sempre! In ogni modo cerca di realizzare il sogno del "Grande Israele", e con l'aria che tira non è escluso che vi riesca. Ancora una volta la violenza del più forte e la viltà degli altri attori potrebbero avere la meglio. Fa impressione vedere gli ebrei praticare la stessa ferocia del nazismo, già definito come "male assoluto": ora demonizzano i palestinesi come i nazisti facevano con gli ebrei. Avremo il coraggio di accomunare Israele al nazismo, condannandolo senza ipocriti distinguo, o accetteremo una deriva che ci condurrà senz'altro alla spietatezza del nazismo e all'oscuramento della Civiltà? Questi sono interrogativi retorici: sono pessimista? Temo di essere solo realista: ho scritto molte volte che il pericolo e il male sono in noi, la ricerca di colpevoli e innocenti è un esercizio vano perché nella nostra natura di animali senzienti c'é una lotta perpetua tra bene e male: saremo capaci di discernere per il nostro bene ?

A. Ferrin                                                                                                                                                      Modena, 30/10/2023

mercoledì 25 ottobre 2023

ODIO & ODIO

Se è pressoché impossibile dialogare fra cittadini lontani dal teatro di guerra, come meravigliarsi che non vi riescano i belligeranti? E' stupefacente quanto è accaduto all'ONU. Il Segretario Generale Guterres ha fatto una constatazione: che cioè la ferocia mostrata dai Palestinesi origina dai quasi 60 anni di occupazione della loro terra da parte di Israele: occupazione peraltro dura e vessatoria. E tuttavia il  Segretario non intendeva giustificare il massacro di israeliani innocenti; apriti cielo, i rappresentanti di  Israele si stracciano le vesti scandalizzati, e chiedono la rimozione di Guterres! Questa vicenda, a mio  parere, dimostra che: 1) Israele è insuperabile nel recitare la parte della vittima, ma è sufficiente guardare i numeri dei morti di questi 18 giorni per constatare che, come sempre, i Palestinesi hanno e hanno avuto sempre la peggio nello scontro con gli Israeliani. 2) Osserviamo la cartina della Palestina attuale, (ex Cisgiordania) e si vedrà che quel territorio è stato "colonizzato" illegalmente da 700mila cittadini ebrei: è la politica subdola, ma anche dichiarata dagli estremisti di Israele, che vogliono edificare una Grande Israele in cui gli Arabi di Palestina siano minoranza. Questo è il disegno non recondito dello Stato degli Ebrei, disegno che possono anche realizzare, data la loro forza rispetto ai Paesi arabi limitrofi, e al supporto che la Superpotenza USA e il Sionismo internazionale gli assicurano.

A. Ferrin                                                                                                                                                    modena, 25/10/2023

martedì 24 ottobre 2023

IL NOSTRO OBLIO

 Questa notte, ancora una volta, mi sono svegliato con la musica di Verdi, il Dies Irae dalla sua Messa.   Anche se scettici o non credenti circa la narrazione religiosa e la relativa dottrina cristiana, non si può  restare impassibili al suo ascolto, e ciò perché è un racconto profondamente umano: tocca i nodi cruciali della nostra esistenza, i gangli da cui si dipanano e prendono forma tutte le domande e la ricerca di risposte alle nostre paure e angosce. Voglio immaginare che nella notte dei tempi qualcuno, o qualcosa, abbia affidato ad altri un incarico ben preciso come una ricerca di marketing: indagare e definire un programma dettagliato per procedere all'organizzazione di una umanità ancora ignara di se e perciò disorientata: in questo caso la religione è stata provvidenziale perché sul nostro Pianeta, da Est a Ovest, ha fornito all'uomo una ragion d'essere. Ma questa ipotesi suggestiva postula un uomo in un perenne stato di sudditanza, uno stato da cui l'uomo, nel frattempo cresciuto, vorrebbe emanciparsi, senza però riuscirvi. Dobbiamo sottostare alla nostra fragilità, accettare che la verità ci sia preclusa, e così ricorrere alla consolazione della filosofia e delle religioni. Pertanto è comprensibile, e anche liberatorio, emozionarsi davanti alla passione di Cristo: prima o poi tutti saremo sulla croce e anzi, già vivendo, paghiamo il nostro debito con la vita.

A. Ferrin                                                                                                                                                    Modena, 24/10/2023   

giovedì 19 ottobre 2023

GAZA

La realtà che viviamo (non pretendo di essere il solo) disorienta e mette a repentaglio la capacità di affrontarla. Non è necessario ricorrere a paroloni e voli pindarici per prendere atto di verità semplici e incontestabili, anche se è altrettanto vero che noi uomini siamo insuperabili nel negare l'evidenza e nella manipolazione della stessa realtà. Guardiamo alla Gaza odierna e al suo protagonismo infelice: 2 milioni e passa di esseri costretti in 350 Kmq che vivono come rifugiati in condizioni umilianti, paria dell'umanità, e tuttavia il Presidente della superpotenza USA giunge a Tel Aviv, abbraccia e solidarizza con il capo di Israele, Paese considerato vittima degli arabi cattivi. Dicono che bisogna essere realisti, che cioè bisogna prendere atto della realtà e accettarla, vale a dire accettare che la forza e la prepotenza prevalgano sul diritto, sui più deboli e fragili e che quindi l'Umanità non esca dalla foresta e ritorni allo stato primitivo. D'altra parte giustizia, generosità e bontà, cosa hanno a che fare con una società ferocemente competitiva e selettiva? Non sono forse la competizione e la selezione il motore del progresso dell'Umanità e dei suoi innegabili successi? Ma è vera gloria questa, o l'Umanità pagherà infine il prezzo del suo orgoglio?  Gli ottimisti credono nel progresso infinito, in un futuro felice, fanno dell'utopia una religione e, in attesa che questa si realizzi, accettano tutti i mali che stoltamente ci procuriamo. Sarà la stessa grande intelligenza umana a condurci in rovina? Ebbene, i Palestinesi hanno aggredito israeliani indifesi e lo hanno fatto facendo anche ostaggi, modalità proprie di lotte tribali d'altri tempi; ma rispettando il copione conosciuto, Israele ha già reagito procurando agli avversari molti più danni e perdite umane, e pertanto mi chiedo: perché i palestinesi,  consci della superiorità di Israele in uomini e mezzi, si avventurano periodicamente in una impari lotta? E' la disperazione indotta dalla condizione di sconfitte e umiliazioni che subiscono da quasi 80 anni. 

A. Ferrin                                                                                                                                                        Modena, 20/10/2023

domenica 8 ottobre 2023

ISRAELE & PALESTINA

Israele, riesce a "essere vittima" ancora una volta, e l'Occidente le concede una sorta di carta bianca per vendicarsi: è facile supporre che, dati i precedenti, Israele lo farà con mezzi e modalità sproporzionati rispetto all'offesa subita. D'altra parte gli avvenimenti di questi giorni sono conseguenza di uno status quo che la comunità internazionale non è riuscita a chiarire e a stabilizzare: mi riferisco al conflitto Israele/Palestina, all'occupazione della Palestina da parte di Israele, e quindi l'impossibilità per i Palestinesi di creare un proprio Stato indipendente. Una situazione dall'equilibrio già precario lasciata marcire dalle Potenze interessate e dall'impotenza dell'ONU. La ripresa del conflitto Israele/Palestina è tragica conseguenza della nostra incapacità a controllare l'odio e l'istinto di sopraffazione. Non voglio additare colpevoli e innocenti: quando gli uomini si scannano è comunque una tragedia umana, una perdita di civiltà per l'umanità che così regredisce, ma tuttavia non si può non accennare alla sofferenza del popolo palestinese da sempre prigioniero nella propria terra, nonché alle paure di quello ebraico timoroso di incorrere in una nuova "Soluzione Finale". La cosa più ingiusta è che nella disputa tra Israele e Palestina, la Superpotenza USA prenda le parti del contendente più forte (Israele), e ciò vanifica la ricerca di una pace equa, e d'altra parte in questo come in molti altri conflitti prevale la pura legge del più forte. Ecco allora i campi contrapposti scendere in guerra, forti delle proprie ragioni e verità presunte, ma non c'é niente di nuovo: assistiamo attoniti agli sviluppi di vicende sempre uguali a se stesse, vicende che alimentano la sfiducia nell'uomo e nell'umanità. E' criminale, peraltro, il comportamento dei mezzi di comunicazione che da tre giorni rimandano le stesse immagini, sempre le stesse, e le più crude, delle devastazioni umane e materiali della Palestina, e non una voce che dica delle origini di questa faida. La storia è semplicemente rimossa, cancellata dalla memoria collettiva, anche da quella dei giornalisti che più di altri, per motivi professionali, dovrebbero ricordare, ma la maggioranza di essi (la loro casta) è organica ai centri di potere dominanti.

A.Ferrin                                                                                                                                                          Modena, 8/10/2023 

domenica 1 ottobre 2023

LA PESCA

Oggi non è la mela simbolo della biblica disobbedienza, ma la pesca che i benpensanti promuovono a simbolo divisivo del "politicamente corretto o scorretto". Tutto nasce dalla pubblicità di una nota catena commerciale: una bimba molto piccola è al Supermercato con la mamma alla quale chiede di comprarle una bella pesca. Nella scena successiva la bambina è in macchina con il papà al quale dona la stessa pesca quale dono inviatogli dalla moglie: è evidente che i coniugi sono separati. Immediata la levata di scudi dell'arcipelago "progressista, moderno, democratico" che protesta per la supposta manipolazione e strumentalizzazione dell'infanzia, e quindi il tutto sarebbe inteso contro l'istituto del divorzio. Chiunque, libero da preconcetti ideologici e dogmatismi codini, veda o abbia visto lo spot, non può (non dovrebbe) giudicarlo altro da quello che è, vale a dire immagine di una realtà umanissima e incontestabile: il desiderio istintivo dell'infanzia di vivere in una famiglia serena con una mamma e un papà. Perché questi censori non indirizzano gli strali contro la pubblicità veramente diseducativa e  distruttiva, nonché assillante, che forse veicola messaggi subliminali e pervade la nostra vita?

A. Ferrin 

modena, 1/10/2023


1/10   ore 18                                                                                                                                                  A proposito di strumentalizzazione:                                                                                                          Oggi Bergoglio, come di consueto, grazie alla "generosità" della RAI, che si fa suo megafono, è apparso alla finestra spalancata su Piazza San Pietro circondato da alcuni bambini, a dimostrazione di quanto il Pontefice sia vicino all'infanzia: "lasciate che i bimbi vengano a me" ?Ma la folla ai bambini era invisibile perché la visione era loro impedita dal davanzale; senonché Bergoglio esorta i bambini a salutare la folla della Piazza, ma lo fa col piglio del maestro severo. E d'altra parte, chi devono salutare? Il clamore confuso della folla sparuta che sale dall'arena? 

 A.F.