Ho lasciato quello che per me era ormai il "letto di Procuste". Mi sono svegliato e poi, incapace di riprendere sonno, sono alla tastiera, ma non dispongo di uno spunto qualsiasi che mi ispiri. Se non altro mi aspetto che questo risveglio antelucano mi distragga e riporti il mio fisico a uno stato propizio alla ripresa del sonno. Per il resto c'é solo imbarazzo nella scelta di un argomento da trattare: basta scorrere i titoli del quotidiano o dell'ultimo telegiornale per averne a iosa. Ci sono i temi capitali, quali Pace e Guerra, teoremi e sistemi planetari futuribili, quando non sono utopistici o morti in fasce. Ma tutto questo interessa il vertice della classe dirigente, che la maggior parte di essa è assorbita nella gestione degli interessi di bottega, in altre parole, a sporcarsi le mani, mentre il popolo lotta per la sopravvivenza, letteralmente. Si sente dire che è sempre stato così, che è il nostro destino, o che bisogna stare alla stanga, ma che infine avremo la nostra mercede. Nessuno sa in cosa consista questa mercede, e poi, da quale pulpito viene questa promessa se non da chi già detiene il potere economico politico e sociale? Mi rendo conto che tutto ciò non è nuovo, ed è considerato per lo meno pura demagogia, ma cosa ci resta se non di ululare alla luna?
6/12/2024
Nessun commento:
Posta un commento