Sono sorpreso dei segnali inviati dal mio organismo in questo scampolo d'estate che suggella una stagione serena. Dal secondo divorzio penso di essere in uno stato di quiescenza, quasi avessi divorziato anche dai sensi che se ne stanno quieti quieti, e io credevo, alla mia età, di dover fare di necessità virtù. Allora sublimavo scrivendo e fantasticando, e attingevo dunque a risorse insospettate e sorprendenti in un uomo della mia età. Dunque, nonostante l'ipertrofia prostatica, e altri malanni dovuti all'ineluttabile logorio dell'età, ho avvertito un certo risveglio dell'attività ormonale, con annesse fantasie sensuali piene di sogni, i quali sogni hanno le donne come protagoniste. Queste non sono particolarmente avvenenti, ma hanno in dote ciò che io apprezzo maggiormente: generosità e dolcezza. Ecco le truppe di ormoni assalire la "Fortezza Bastiani", precedute e affiancate da falangi di feromoni. Questo è un processo fatto di attesa e aspettativa crescente di un esito comunque non sicuro. Cerco di riavermi da questo assalto proditorio di ormoni famelici e aggressivi: ero così tranquillo, certo di aver già dato, ed ecco ormoni redivivi che bussano alla mia porta reclamando non so quali diritti. Essi sono guerrieri che, ritirandosi dagli assalti falliti, lasciano sul terreno solo tormento senza estasi. In verità rivivrei volentieri le ineffabili emozioni che il corteggiamento regala, ma tutto è contro di me. Sono sovrappeso, lento nei movimenti che sembro un bradipo, i riflessi meno pronti, criniera sempre più rarefatta, e non voglio dire delle donne incontrate; purtroppo sono un perfezionista nonché esteta. Ma le donne non sono da meno: guardano uomini che non devono chiedere, aitanti, palestrati, oltre che giovani e di successo e portafogli gonfi. Non c'è partita; se caso e necessità hanno fatto sì che io mi ritrovi solo, devo accettare la realtà. Poi le ultime da Gaza e dal mondo, compresi i deliri del Tycoon e di Netanyahu all'ONU, mi ricordano che condivido il destino con altri 8 miliardi di miei simili, con i quali godermi lo spettacolo indecoroso che i reggitori della Terra ci propinano. Invece, per rivedere l'"Origine del Mondo", dovrei recarmi a Parigi dove è visibile la tela di Courbet.
Modena, 28/9/2025