Nel BLOG ho scritto di tutto, liberamente, ma riconosco che ho evitato il tema specifico del sesso, non consapevolmente, né per pudore, ma piuttosto per il meccanismo di rimozione di un argomento a dir poco sensibile, anzi ineffabile. Ho sempre visto il sesso quale espediente della Natura per donare alla Specie (a ogni Specie), con il piacere, la facoltà di perpetuarsi e crescere. Ovviamente anche io ho vissuto il percorso che dall'adolescenza mi ha portato alla maturità sessuale, una strada accidentata ma sempre avventurosa e gratificante. Gratificante in quanto il piacere procurato dall'attività sessuale è funzionale al raggiungimento del fine che la natura si è posto: essa ci tratta come bambini premiati con la caramella per il compito svolto. Poi la cultura ha fatto il resto, creando sovrastrutture di amore e sentimenti, romanticismo e tutto quello che illude e induce noi, donne e uomini, a imbarcarci nella vita di coppia e famigliare. I più tra noi intuiscono questo meccanismo che la Natura mette in atto nel suo interesse, ma non possiamo sottrarci in quanto parte e partecipi del medesimo. D'altro canto non è il caso di scomodare Freud, Jung e tutta la loro psicanalisi per scoprire la potenza dell'istinto sessuale, una potenza creativa, ma anche distruttiva. L'istinto sessuale è l'energia primigenia che muove il mondo e la vita in una lotta perenne contro l'istinto di morte, sì, perché la vita non è disgiunta dalla morte nel ciclo che governa la natura e l'Universo.
Modena, 4/9/2025
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