Il commercio e l'industria lamentano l'insostenibilità dei costi energetici che minano la solidità delle Imprese che, producendo profitti sempre più esigui, minacciano di "chiudere baracca". Si lamentano sempre gli stessi: imprenditori, Partite IVA e autonomi di ogni settore economico, ma non c'è imprenditore piccolo o grande che pubblichi i propri bilanci aziendali e le dichiarazioni dei redditi, il tutto mentre sappiamo che l'evasione fiscale in Italia ammonta a oltre 120 md annui. Chi evade? Nessuno ovviamente: non i "piagnoni" che hanno accumulato il fieno in cascina, quello degli anni buoni sommato al frutto dell'evasione fiscale, ma c'è una sorta di omertà, di tacita tolleranza da parte dei Poteri forti e influenti che a loro volta partecipano al banchetto loro riservato. Invece i Cittadini con redditi fissi, con lavori saltuari o precari, quelli disoccupati e sottooccupati, figurano poco o raramente sui giornali e in televisione, insomma non godono di buona stampa o di stampa amica. Si parla sempre più di austerità, austerità che, è facile prevedere, colpirà prima, e di più, i più deboli del Paese, mentre i cosiddetti ceti produttivi reclamano maggiori benefici e provvidenze. Quel che è peggio, gli stessi ceti auspicano l'attenuazione delle sanzioni comminate alla Russia per l'aggressione alla Ucraina: vorrebbero barattare il gas con la nostra rinuncia a principi di libertà non negoziabili; molti nostri concittadini non vedono il pericolo rappresentato dall'aggressione russa alla Ucraina, e sono disposti a subire il "fatto compiuto", ovvero che la violenza del più forte sul più debole paga. Chi ha detto che la Storia è maestra di vita?
Nessun commento:
Posta un commento