Con un tempismo sospetto, un grande raffreddore con febbre mi costringe in casa, e così perdo l'appuntamento con il voto per le elezioni nazionali; perché tempismo perfetto? Che qualcuno abbia congiurato perché non esprimessi il mio voto? A parte l'eccesso opera di un IO esasperato dalla irrilevanza che il nostro sistema politico riserva a noi cittadini, ho sempre creduto all'importanza della partecipazione attiva alla cosa pubblica. Oggi ho scoperto che in me ospito il Covid, e così comprendo da dove venisse l'astenia severa dell' ultima settimana: sto chiuso in casa con i brividi di freddo, e con il conforto dei medicinali da banco; posso testimoniare che i sintomi sono gli stessi di una grossa influenza. Pertanto, mio malgrado, non sono andato a votare; sono dispiaciuto perché non ho mai disertato questo appuntamento, d'altra parte sono consapevole che il Potere non si cura degli assenti (l'assenteismo al voto ha raggiunto il 40% degli aventi diritto!). E' una distorsione della Democrazia parlamentare, dove il Potere elabora leggi funzionali non al suo funzionamento, ma bensì alla sua perpetuazione. Ma non voglio indugiare oltre: devo occuparmi del mio Covid, nella speranza che tolga il disturbo al più presto. A. Ferrin modena,26/9/ 2022
Trascrivo qui alcuni versi del 2020 ispirati dal Covid, che già infuriava, e ora ha scoccato la sua freccia colpendomi.
COVID 19
Perché
paura
di un piccolo
Virus?
Sono solo,
innocente
come la natura
cerco invano,
fuggendo
la solitudine,
rifugio
nel gregge.
Perché temi?
Sono vita
meno letale
della tua folle
arroganza
Reco misura
e ragione
a vita e morte.
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