Sono paranoico? Forse; vedo intorno a me visi arcigni che dispensano sorrisi stereotipati dovuti per lo più al tornaconto del momento, e poi tanta freddezza e volgarità: i più timidi si fanno piccoli piccoli, avvertono la pressione della tracotanza e della sicurezza ostentata come minaccia. Il Potere, a fronte della aumentata aggressione russa all'Ucraina, e delle minacce agli altri Paesi europei, indice una crociata per alleviare l'ansia collettiva; il morbo Covid, è nostro compagno di sventura cui ormai siamo assuefatti, la crisi energetica e quella economica incombono e, per farci ancora più male, la politica nazionale, dopo un responso elettorale quanto mai chiaro, ricomincia a litigare sui grandi temi "ideali" come la "spartizione delle poltrone": tutto ciò penso sia sufficiente per potersi dire allarmati. L'aria che si respira è così ammorbata che sono giustificati i profeti di sventure e i catastrofisti di ogni genere! Parafrasando una vecchia canzone vien voglia di gridare: ma che colpa abbiamo noi? Ma la colpa è nostra, non c'é dubbio.
A. Ferrin modena, 12/10/2022
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