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libreria di zurau

sabato 22 luglio 2023

ZAKI

Zaki ha riavuto la libertà e potrà ritornare in Italia, alla "sua" Bologna: ne siamo felici perché la libertà di un uomo, di ogni uomo, è preziosa; dunque Zaki è libero e così finirà il fiume di retorica pubblica in suo favore. Sorvolo sul fatto che certi contestatori di regimi antidemocratici svolgono l'attività di protesta lontani dal loro Paese e bene al riparo nel nostro, e ciò non depone a loro favore. A me non è sembrato un oppositore politico, ma piuttosto un cittadino egiziano di buona famiglia che può permettersi di frequentare l'Università italiana e nel contempo esprimere il proprio dissenso rispetto al regime di Al Sisi. E' già un personaggio pubblico: può permettersi di rifiutare l'aereo italiano per il rientro a Bologna, nonché l'accoglienza in pompa magna organizzata dai politici italiani i quali non perdono occasione di mostrarsi demagoghi e servili. Sono facile profeta: Zaki potrà, se lo vorrà, monetizzare la sua prigionia perché avrà l'imbarazzo della scelta fra le molte offerte che gli italiani faranno. Gli egiziani sono meno ricchi di noi ma hanno più dignità; i più poveri di essi, privi di santi protettori, saranno come sempre in galera o repressi da un regime illiberale, e nessuno accorrerà in loro aiuto  

A. Ferrin

modena, 22/7/2023 

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