Mi dicono che sono pessimista e io invece, più semplicemente, rispondo che ho abbandonato le illusioni, quelle illusioni che genitori, preti, insegnanti coltivano nel bambino che "biologicamente" è rivolto alla crescita e al futuro: non ricordo che un deputato alla mia educazione, "una sola volta", mi abbia preso la mano per indicarmi la via. Tutto ciò che ho appreso viene dalla strada, dai compagni di strada, di scuola, dall'esperienza sul campo, e infatti, salvo pochi fortunati, siamo cresciuti allo stato brado e nonostante tutto ce la siamo cavata! Anche l'innato ottimismo mi è stato d'aiuto: è una condizione necessaria per non cedere sotto il peso di frustrazioni e rovesci vari. Ora volgo lo sguardo alla vita trascorsa e ne sono moderatamente appagato, ma continuo a trepidare per i miei figli, ancora in mezzo al guado.
A. Ferrin modena, 24/7/2023
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