Non è nuova l'inquietante prospettiva di una Società umana, o simil-umana, regolata da leggi ferree e da mille altri mezzi di condizionamento escogitati dal Potere di turno per dirigere e controllare una popolazione cresciuta, nel frattempo, in modo abnorme rispetto alle risorse disponibili. Sarà lo stato di necessità a fare sì che lo Stato viri verso una gestione dirigistica della "Cosa Pubblica"? Oppure l'ideologia sarà meno determinante, e l'interesse comune condizionerà le scelte in favore di Istituzioni socialmente utili? Ovvero l'uomo sarà consapevole del fatto che la scarsità di risorse, unita al sovraffollamento, richiede più giustizia ed equità sociale? Il futuro prospetta problemi ardui e pertanto rappresenta una sfida immane per l'uomo che, nonostante gli innegabili successi tecnologici, ha mostrato anche fragilità che hanno messo e possono mettere a repentaglio la sua stessa sopravvivenza. Il pericolo in questo senso viene, appunto, dal rischio ecologico e quindi dall'insufficienza delle risorse, ma anche, e forse più gravemente, dalla pervasività dell'Intelligenza Artificiale che minaccia di sottrarre all'uomo capacità e potere di determinare la propria volontà. E' infatti una deriva piena di incognite quella rappresentata dagli automatismi sempre più sofisticati della robotica e dell'Intelligenza Artificiale in generale. All'apice della sua irripetibile avventura che lo ha reso "primus inter pares" nel regno animale, riuscirà l'Uomo a sopravvivere come Specie?
Modena, 27/2/2024