Modena, 22/2/2024
SCRIBERE

libreria di zurau
giovedì 22 febbraio 2024
DERIVA
Ci incrociamo, quasi avessimo appuntamento, davanti all'edicola dei giornali: Franco per la sua Gazzetta, io per il Corriere; il primo, quotidiano locale, riporta la cronaca spicciola, mentre di quella nazionale ed estera utilizza i servizi delle Agenzie Giornalistiche, il secondo, a diffusione nazionale, è considerato il più completo e informato. L'occasione è buona per scambiare i soliti convenevoli, scherzare con gli altri avventori: sembra che tutti abbiamo eletto questo luogo a occasione per socializzare, e Dio sa quanto siano provvidenziali queste occasioni! Ma io e Franco, incamminandoci verso il Bar, parliamo del più e del meno, spaziando dai fatti del mondo a quelli di casa; spesso e volentieri egli dice della sua vita quotidiana con la moglie Imelde, sì, perché ha ancora moglie: sono due novantenni che condividono le traversie dei pensionati più anziani e soli, che i figli si sono affrancati e avviati alla loro vita. Ma Franco indugia anche sulla petulanza della moglie, che brontola sempre quando lo vede ciondolare di qua e di la, lo sprona di continuo, e infine gli affida le commissioni di giornata scritte sul bigliettino che ora tiene in mano. Lui, già importante professionista nella vita lavorativa, guarda come è ridotto in vecchiaia...ma noi siamo accomunati in un'ineluttabile deriva di cui ignoriamo il fine, deriva fatta di lontananza e oblio. E tuttavia nessuno tra noi accenna al nostro destino: sappiamo molto bene quale esso sia ma, per pudore o scaramanzia, non l'evochiamo.
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