La signora Segre afferma di non dovere difendere Israele per il suo operato in Palestina, dove è in atto un vero genocidio perpetrato a danno dei palestinesi, e ciò perché, secondo l'anziana ma attivissima testimonial dell'ebraismo, la vicenda non è paragonabile alla shoah. Quale ipocrisia! Ciò conferma che gli Ebrei vogliono essere considerati le uniche vittime del "male assoluto"! Ovvero le vittime per antonomasia, mentre le stesse loro comunità della diaspora sono, nei fatti, quinte colonne della politica israeliana. Tutto ciò è ingiusto, anche perché i palestinesi non hanno santi in paradiso: nessuno cementerà "pietre d'inciampo" per essi. E' inquietante che una sopravvissuta dell'olocausto non riesca a manifestare pietà per i civili morti della Palestina (26mila).
modena, 1/2/2024
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