Navalny, il più noto oppositore di Putin è morto nella prigione siberiana dove era confinato: il comunicato dei carcerieri parla di "sindrome da morte improvvisa", che può fare pensare a tutto esclusa la verità più semplice: di concreto c'é che la sua famiglia non è riuscita a vedere il suo corpo, né si parla di autopsia. Ovviamente l'Occidente "democratico", quasi per riflesso condizionato, è scandalizzato e io non capisco perché: non conosciamo ancora la differenza che corre fra il nostro sistema politico-istituzionale e quello di Paesi come la Russia? Abbiamo creduto, o "voluto credere", che la dissoluzione dell'Unione Sovietica comportasse l'avvento di un sistema democratico come il nostro, anche se perfettibile? No, in Russia, dopo l'illusione dell'ideologia comunista, è riemerso il retroterra culturale della vecchia Russia e dello zarismo: Imperialismo, assolutismo, conservazione e paternalismo, o dimentichiamo che Putin è un lascito del vecchio KGB sovietico? Anche le dittature diventeranno democrazie, ma questo processo richiede ancora molto tempo. D'altra parte (è un'opinione peregrina?), alcuni popoli sono felici di vivere in uno stato di minorità, in uno Stato che pensi e decida per essi.
Modena, 18/2/2024
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