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libreria di zurau

mercoledì 20 marzo 2024

19 MARZO

Oggi ho vissuto la "festa del papà": non ci pensavo, quasi avessi dimenticato di essere, e soprattutto di  essere stato padre. D'altra parte è passato molto tempo, e poi parliamo della figura genitoriale declassata e quasi vilipesa da cultura e costume iconoclasti; per questo mi ha fatto doppiamente piacere che le mie figlie se ne siano ricordate, mentre il maschio è lontano. Sempre oggi, nel pomeriggio, un piccolo episodio mi ha rammentato che sono nonno di due ragazze, Lara e Lea, lontane in quel di Pontemaglio, al Confine con la Svizzera. Il merito è di una bimba (18 mesi) che muove i primi passi e che ho incrociato nel controviale di via Giardini: è Azzurra. La sua manina in quella sicura del padre, cammina a piccoli passi ma con coraggio; ricordo il suo nome come ricordo la sua mamma quando la portava ancora in grembo. Sì, ho già scritto della gioia che mi trasmette la visione dei bimbi piccoli, dei cuccioli in genere: essi trasmettono la gioia di vivere, quella gioia che dispensano con generosità e che noi nonni abbiamo smarrito e ne rivediamo i barlumi nei loro occhi. Dunque Azzurra: il suo papà mi ha indicato come un "nonno" e le ha chiesto se voleva darmi la manina per procedere insieme verso casa dove era attesa dalla mamma. Azzurra ha teso la mano verso la mia e abbiamo raggiunto la meta. Una grande emozione: rivivere esperienze di un'altra vita, emozioni irripetibili che solamente l'infanzia può donare.

Modena, 19/3/2024

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