E' proprio vero che i tempi sono cambiati; osserviamo quanto accade nella Diocesi di Carpi: un dipinto esposto in Chiesa è giudicato offensivo della religione Cattolica da migliaia di credenti: la Curia locale afferma il quadro non essere blasfemo in quanto libera espressione dell'artista. Il dipinto mostra il Cristo sulla croce adagiata in terra, è seminudo, e le parti intime sono coperte dal capo dell'artista piegato sul Cristo mentre introduce la mano nel suo costato. Un tempo crociate e guerre scoppiavano per molto meno, ora il clamore è tardivo e residuo di una religione minoritaria e impotente, religione in cui preti e gerarchie gareggiano per renderla più "inclusiva", tollerante e democratica!
Modena, 29/3/2024
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