Evviva, questa mattina ho tagliato le unghie dei piedi! Ero scettico che sarei riuscito in un compito affidato in precedenza a ex mogli gentili o estetiste prezzolate; ci sono riuscito utilizzando i tronchesini lasciati in eredità dalla seconda moglie. Quello che più conta è che non ho sacrificato nessun dito dei piedi! Risparmiando così anche i 40 euro di una prestazione professionale. Quindi ho intrapreso il mio periodico periplo sanitario, una esperienza culturale e occasione di socializzazione: l'ambulatorio medico facilita lo scambio di esperienze tra i pazienti, e a uomini e donne fa gioco che si trasformi in vaso comunicante di depressioni minori o maggiori e, all'occorrenza, prestarsi a lacrimatoio libero e gratuito, unica valvola di sfogo delle pressioni insostenibili. Insomma altre volte ho constatato che aggirarsi in una Città con mezzi pubblici o Taxi, frequentare farmacie, uffici e istituzioni, si compie un vera Ricerca di Mercato nei diversi ambiti della società. L'impressione che ne ricavo è di sconforto, che non è pessimismo, sì ripeto, sconforto perché le magagne sono evidenti, quasi macroscopiche, ma i più tra noi non "vogliono" vedere. Mi turba la visione della bimba di 2 mesi che ha gli occhi sgranati e mi fissa: anche lei è in coda con la mamma che la tiene come un bambolotto perché deve essere sottoposta a un esame delicato. La guardo mentre non distoglie i suoi occhioni dal mio viso; vorrei essere nel suo mondo mentre trepido per il suo futuro: sarà felice? Sono assorto in questi pensieri e considero che la bimba ha due mesi (2 mesi!), i suoi occhi vivaci e curiosi, il visino espressivo che sembra capire tutto, e penso ai bambini del secolo scorso quando nascevano con gli occhi chiusi come i gattini, e fasciati per mesi come piccole mummie. La loro infanzia era più duratura.
Modena, 22/7/2024
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