Gli amministratori del Parco Nazionale d'Abruzzo, per ripristinarne l'equilibrio ecologico, hanno deliberato per l'abbattimento di 500 cervi considerati in esubero. I cervi ovviamente non hanno voce in capitolo, e infatti non sono stati consultati. Il bello, si fa per dire, è che per l'apertura della prossima stagione di caccia è stato fissato un tariffario che vede remunerati i cacciatori in base alle prede abbattute, che siano cuccioli, femmine fertili o maschi: il tutto fino a raggiungere i 500 capi previsti. Questa è l'Eugenetica applicata al mondo animale; da notare che questa caccia non è selettiva, cioè non è motivata da cause sanitarie, ma bensì da sovra popolazione. Tutto ciò è normale? Noi uomini, "signori dell'Universo", possiamo decidere di vita e morte? Il nazismo aveva introdotto programmi di eugenetica per migliorare la razza umana, ma il principio in sé era inaccettabile, poi si scopri che alcuni Paesi del mondo anglosassone, nel secondo dopoguerra, avevano comunque intrapreso programmi simili nell'indifferenza generale. In realtà non sono urgenti veri programmi di eugenetica radicale, è sufficiente lasciare fare alla natura e alla insipienza umana: guerre, epidemie, conflitti e carestie producono gli stessi effetti che i Futuristi prevedevano con le guerre ritenute utili per l'igiene del mondo.
Modena 30/8/2024