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libreria di zurau

lunedì 5 agosto 2024

ACHTUNG!

Viviamo tempi di libertà assoluta, almeno così sembra, tempi in cui tutto e il suo contrario è lecito, o sembra tale. In realtà accade tutto come in passato: se ti muovi nel solco della cultura dominante non ci sono problemi, ma se ti azzardi a derogare, allora sei messo all'indice, e il malcapitato corre a scusarsi (sono stato frainteso, non intendevo). Insomma, piuttosto che affrontare i censori, si preferisce rinnegare o farsi piccoli piccoli; è vero, come dice Don Abondio, che "il coraggio se non ce l'hai non te lo puoi dare", e allora perché sorprenderci se la pusillanimità è così diffusa? Osservo quanto accade in queste Olimpiadi, cartina di tornasole che misura il disorientamento o peggio, l'impazzimento collettivo. Non siamo certi di mascolinità e femminilità, chi incontriamo, chi invitiamo a cena, si disputa di testosterone, estrogeni e gameti, dimenticando che già da tempo siamo immersi in questo brodo ideologico in cui abbiamo perso la Trebisonda. Davanti a noi si aprono spazi infiniti che percorriamo sospinti dall'insana brama di potere. Infine, come ciliegina c'è il pilatesco: chi sono io per giudicare? In questo stato di afasia è facile, se non inevitabile, essere "politicamente scorretti".

Modena, 5/8/2024

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