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libreria di zurau

sabato 17 agosto 2024

CALURA

La calura estiva porta indolenza e ci priva di energie, si dorme poco e male, e si cerca avidamente un refolo d'aria che raffreschi. Spogliandoci ci illudiamo di migliorare la situazione, e invece dovremmo imitare gli arabi che nel deserto si intabarrano più di quanto noi facciamo nel nostro inverno. Noto anche che il caldo umido e opprimente mette in gioco, negativamente, le facoltà mentali, le connessioni sono meno puntuali, il torpore sempre in agguato con la minore lucidità. Tutto ciò noto nei Cittadini che incontro nei bar, dove appaiono in preda all'accidia se non allo sconforto. Però parlano, parlano in soliloqui lunghi e monotoni davanti a una birra; uno di essi dice che vuole suicidarsi: perché dovrei vivere? Vivo solo, l'unico figlio non vuole vedermi, e cambia sempre domicilio per non farsi rintracciare e, prosegue, ho già tentato di farla finita ma ho fallito. L'uomo è corpulento, la sua carne straripa dalla seggiola sulla quale si abbandona. L'altro avventore racconta le sue vicissitudini  condominiali e mostra la sua contentezza perché i condomini sono andati in vacanza, ma non lo capisco; con suo fratello possiede alcuni uliveti nelle Puglie, perché non ritorna laggiù? Non capisco, ma in verità noi siamo guidati per vie imperscrutabili, spesso inconsapevolmente. In ogni caso ciò che colpisce è la naturalezza con cui le persone dicono di sé, delle cose più intime, anche le più squallide e crude. E così alla calura già asfissiante si aggiunge lo spettacolo dell'infelicità umana.

Modena,17/8/2024                                                                                                                                                        

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