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libreria di zurau

martedì 4 febbraio 2025

CANTICO DEI CANTICI

 Rileggo spesso il Cantico dei Cantici, una lettura sempre nuova che avvince, e le parole, per quanto   semplici, sono altresì colme di sensualità e dolcezza. Non è questo che stupisce, e piuttosto mostra   quanto il linguaggio del corteggiamento e dell'amore sia invariato in ogni tempo. Si vuole disquisire sulla   natura del testo, se abbia più carattere umano o spirituale, distinzione per me oziosa, poiché il sentimento   amoroso quando è manifesto è anche sacro. Infatti è un dono gratuito dispensato all'umanità dalla natura     affinché uomo e donna ne gioiscano: poche altre cose così gratificanti sono nella disponibilità umana,   nonostante la natura non sia del tutto disinteressata, essa infatti agisce nel suo esclusivo interesse, ovvero   persegue un disegno che ci sfugge e ci è precluso. C'é una scultura del Bernini che ritrae Santa Teresa   D'Avila colta in una sua estasi; essa è visibile a Roma in San Pietro: invito chiunque a valutare se Teresa,   in quel momento, stia vivendo un'esperienza umana o totalmente spirituale.

 modena, 3/2/2025

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