Rileggo spesso il Cantico dei Cantici, una lettura sempre nuova che avvince, e le parole, per quanto semplici, sono altresì colme di sensualità e dolcezza. Non è questo che stupisce, e piuttosto mostra quanto il linguaggio del corteggiamento e dell'amore sia invariato in ogni tempo. Si vuole disquisire sulla natura del testo, se abbia più carattere umano o spirituale, distinzione per me oziosa, poiché il sentimento amoroso quando è manifesto è anche sacro. Infatti è un dono gratuito dispensato all'umanità dalla natura affinché uomo e donna ne gioiscano: poche altre cose così gratificanti sono nella disponibilità umana, nonostante la natura non sia del tutto disinteressata, essa infatti agisce nel suo esclusivo interesse, ovvero persegue un disegno che ci sfugge e ci è precluso. C'é una scultura del Bernini che ritrae Santa Teresa D'Avila colta in una sua estasi; essa è visibile a Roma in San Pietro: invito chiunque a valutare se Teresa, in quel momento, stia vivendo un'esperienza umana o totalmente spirituale.
modena, 3/2/2025
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