SCRIBERE

SCRIBERE
libreria di zurau

giovedì 6 febbraio 2025

FAVOLA

  Perché non me ne sto quieto nel mio angolino, rivolto al sole che tramonta all'orizzonte di fuoco? Penso    ai Kurdi, ai Palestinesi, a Sudan e Congo con le loro guerre disperate, e a tutti i perseguitati e umiliati        nel corpo e nell'anima, nonostante io sia consapevole della mia impotenza a fronteggiare il male.                Infatti sono un uomo della strada che condivide il destino dei suoi simili che, in prossimità del                    traguardo, dovrebbero piuttosto raccogliere gli stracci e salutare. Lo stesso viandante stanco avverte la        necessità di ordinare, se non sbrogliare, il groviglio di fatti che ne hanno intessuto l'esistenza, e quindi,      placata l'arsura e l'anelito a una verità irraggiungibile, è bisognoso di riposo. Perché dunque? Perché          l'uomo come ogni essere obbedisce al circuito stampato che ne determina l'azione: la favola del "libero      arbitrio" è buona per fare sì che egli si riduca a essere un Tantalo o Sisifo qualsiasi.  

 Modena, 7/2/2025     

Nessun commento:

Posta un commento