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libreria di zurau

venerdì 2 maggio 2025

LA PIE VOLEUSE

Ieri pomeriggio mi sono recato all'Astra per vedere il Film "La Pie Voleuse"(la gazza ladra). Prima di entrare nella sala, ho sostato davanti al bar Cattedrali a prendere un caffè; ormai è noto che il plateatico non è spazio di tutti: infatti è concesso, e per pochi euro, agli esercizi pubblici del sito. Guardo la facciata del Duomo e penso che Lanfranco e Wiligelmo scuoterebbero il capo di fronte a questo spettacolo di turisti e visitatori che sciamano nelle viuzze medioevali alla ricerca dei luoghi deputati alla famosa gastronomia emiliana, o che stazionano, come me, negli spazi a contemplare e considerare il viavai. Una infinitesima parte di questa folla entra nella mirabile architettura romanica del Duomo per stupire delle sculture dei Maestri Campionesi, di Wiligelmo e dei resti dei Templi romani: io ammiro anche la pietra d'Istria o di Vicenza impiegate nella costruzione e comunque la bellezza dei fregi che narrano la Bibbia al popolo semplice e ingenuo del Medioevo. Parlo telefonicamente con Annabella e Chiara, e la breve conversazione suscita la curiosità dei miei vicini di sedia che hanno captato l'argomento. Allora mi dicono che il Film che mi accingo a vedere, merita veramente per il soggetto e regia, poi spiega che in famiglia sono appassionati di cinema, che due sue figlie sono critiche cinematografiche, e che a Melzo, una cittadina della Grande Milano dove abitano, esiste una delle maggiori e avveniristiche Sale di Cinema, con lo schermo che misura 30mtX15mt. Egli afferma che la visione di un film in quella sala è un'esperienza sensoriale totale e unica! E io, che sono amante di cinema, mi ripropongo di vivere quell'esperienza. Ma è l'ora dello spettacolo e raggiungo la Sala dove il Film in questione è godibile, (i francesi sono bravi a confezionare questo genere) tenero, positivo ma anche umano. Pertanto lascio l'Astra per rientrare nel mio appartamento: cena frugale, ma non sono ancora "da letto", così esploro i programmi TV, e solamente un  film mi incuriosisce: è "L'Ultimo Turno" di Andrew Cohn. Già le prime scene richiamano alla mente i film di Ken Loach, gli stessi temi con quello razziale in aggiunta (siamo in USA), quindi miseria e degrado delle classi subalterne, nessuna speranza di emancipazione in una società selettiva che non offre futuro dignitoso. Dopo La Pie Voleuse, l'edificante film francese, sono vittima della legge del contrappasso che mi riporta con i piedi ben piantati in terra.

Modena, 2/5/2025

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