Ha preso il mio davanzale per colombaia: si è intrufolato nello spazio fra gli scuri esterni e la finestra, e si muove, avanti e indietro, con il capino semovente e gli occhi capocchie di spillo che scrutano. E tuba, tuba senza sosta, quasi in preda all'ansia; forse attende che una colombella accolga il suo richiamo e si avvicini timida e pudica quasi fosse per caso nei paraggi, e lui a convincerla con il suo roteare, con il piumaggio gonfio, pronto alla bisogna.
6/5/2025
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