Sì, sono confuso, non capisco il polverone sollevato dall'attentato di Washington, dove un terrorista ha ucciso due ebrei americani. Ovviamente lo scalpore è giustificato perché si tratta dell'assassinio di persone innocenti, che però sono anche vittime del clima di odio suscitato dalla politica di Israele a Gaza e in Palestina. Tuttavia, sarà una mia impressione, questo clamore è maggiore di quello suscitato nel mondo dai70000 morti palestinesi per mano dell'esercito israeliano. Peraltro si evoca sempre l'antisemitismo come pericolo incombente o già tra noi. Spero che commentatori e politici facili ad abusare di simili allarmi, siano in buona fede, che cioè non si nascondano dietro la "barba finta" della crociata ideologica e razziale giustificando così surrettiziamente altri crimini odiosi contro l'Umanità. Ovviamente parto dalla realtà del massacro del 7 ottobre patito dagli ebrei (1300 vittime), orrore indiscutibile, ma non deve esserci limite alla reazione indiscriminata e spietata che Israele mette in atto? Non basta che i documenti mostrino di Gaza solo distese di macerie, vere pietre tombali per molte donne, uomini e bambini innocenti? Ormai assistiamo a mere dichiarazioni retoriche di circostanza, non seguite da interventi in grado di fermare l'aggressività di Israele.
Modena, 23/5/2025
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