Fino a quando politici e uomini di potere abuseranno della nostra pazienza? Lo faranno finché noi glielo consentiremo! Noi Cittadini adusi alla stanga siamo troppo ossequiosi e sensibili alle forme e orpelli del Potere. Siamo così dipendenti da questo rapporto di amore odio che oscilliamo sempre fra l'istinto alla ribellione e l'appiattimento al suo volere. Insomma dobbiamo destreggiarci nell'impervio percorso della vita tra insidie vecchie e nuove, vendendo cara la pelle, e sperando infine di portarla al sicuro. Fuor di metafora, niente distingue l'uomo da ogni animale selvatico: dobbiamo guadagnarci la nostra giornata di luce, che la morte è già certezza. A proposito di Potere e potenti, guardo una corrispondenza dal G7 in corso in Canada, conferenza da cui emergono, quasi plasticamente i problemi sul tappeto, e come i convenuti li affrontano: è già significativo il fatto che dal G7 sono assenti Cina, India, Sud America, quasi tutta l'Asia, Medioriente e Africa e Russia, insomma il tutto si riduce a Europa Occ. Usa, Canada e Giappone, l'area economicamente più ricca e sviluppata. Comunque, osservando postura e prossemica tra i convenuti, si vede che il "bisonte americano" Trump vuole fare il "primus inter pares"; dall'alto della sua statura fisica accoglie a turno gli altri a conferire, e in questo si distingue Giorgia Meloni, la nostra Presidente che si accuccia vicina a Trump in maniera non consona a un Capo di Governo. Dal servizio trasmesso è chiaro che sarà Trump a dettare l'agenda politica con le decisioni più importanti: ma chi ha nutrito dubbi al riguardo? E' scomparsa anche la cortesia diplomatica, spesso di facciata, ma almeno rispettosa degli interlocutori, anche dei meno potenti. Invece siamo ai toni ultimativi e ukase minacciosi: ciò che resta è il rapporto di forza, della forza allo stato puro.
Modena, 17/6/2025
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