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libreria di zurau

domenica 8 giugno 2025

BACCHETTATE

In una scuola del Trevigiano ennesimo episodio da cui emergono due opposte concezioni della Scuola,  quella selettiva e quella che si definisce inclusiva e moderna. Io sono testimone della prima, dal 48 al 53, la Scuola Elementare, la successiva ha coinciso con una lunga fase di transizione di cui ricordo molto poco. Invece delle Elementari ricordo tutto, forse perché fanno parte dei miei anni felici, o meglio di quegli anni che vissi spensieratamente. Un'insegnante di Treviso, a fronte di un testo alquanto sgrammaticato, ha scritto una nota molto negativa per l'alunno: "se hai intenzione di continuare così, è meglio che tu non venga a scuola!" Apriti cielo! I genitori, lancia in resta, hanno protestato e coinvolto  anche la stampa. Sorrido mentre ricordo con nostalgia le mie molte insufficienze che erano all'ordine del giorno. Non avevo bisogno dell'invito a non presentarmi in Classe, perché infatti marinavo la scuola per abitudine, e se ritornavo a casa con note sul quaderno, mia madre completava l'opera inseguendomi con la scopa fin sotto il letto. Oltre a questi inseguimenti rituali, non ero però un bambino malmenato. Avevo però in casa il "nemico": era Anna, mia sorella. Nella Classe adiacente la mia, bambina bella dall'aria angelica, riferiva in casa tutte le mie malefatte. Ero messo in castigo nel banco più lontano dalla cattedra, messo in ginocchio sui ceci, o bacchettato con la riga sui palmi delle mani dallo stesso Maestro. Poi ecco che,  complice sua moglie, insegnante di Anna, mi infliggeva la peggiore delle umiliazioni: introduceva Anna nella mia aula, l'additava a tutti per la sua bontà e bravura e, rivolto a me, mi esortava a seguirne l'esempio. Non ho serbato rancore per il Maestro, anche perché i bambini si ritengono responsabili anche quando sono innocenti! Ma poiché il bambino di quel tempo aveva scuola e famiglia coalizzati in un'azione educativa non proprio "montessoriana", capisco ora che egli obbediva al forte bisogno di libertà e di esplorazione del mondo. E allora cosa di meglio che esplorare i calanchi di creta che digradavano al mare, o le rovine del Castello di Carlo V edificato sull'Acropoli della Kroton ellenica e bombardato nell'ultima guerra, o gli antichi cimiteri sotterranei delle vecchie chiese? Confesso che ora provo una certa  ammirazione e indulgenza per quel ragazzino discolo. Sono "guarito" grazie alla maestra Laura, profuga dall'Istria, che con grande capacità e affetto mi ha riconciliato con la scuola. Gli scolari hanno bisogno di insegnanti preparati e professionali, ma che siano dotati anche di sensibilità e umanità. Scuola e famiglia, (è il caso di rimarcarlo?), sono le agenzie educative più importanti nel processo formativo dei bambini, specie nella prima fase evolutiva.

8/6/2025

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