SCRIBERE

SCRIBERE
libreria di zurau

giovedì 12 giugno 2025

LE BRUTTE PAROLE

Un pensiero frulla in testa, un pensiero non proprio originale, ma piuttosto molesto. Tutti sappiamo che la vita sociale e la vita di relazione si fondano necessariamente sul non detto e su molti omissis.  Infatti capiamo che la realtà non regge, non può reggere la semplice verità; abbiamo bisogno di  mascherarla, travisarla e schermarla tra quinte posticce. Prendiamo a esempio i plotoni di pensatori e  maitre à penser che discettano volentieri di massimi sistemi, essi tendono sempre all'empireo, dove si  muovono a loro agio nel labirinto escatologico, e lasciano ai comuni mortali la volgare scatologia, in altri termini, "le vergogne". Noi d'altra parte, suggestionati e incapaci di "reggere" il mistero in cui siamo immersi, tendiamo a "volare", a svelare questo mistero, nel tentativo svincolarci dalla materia che ci contiene come guscio perenne. Ma è proprio la scatologia il terreno d'elezione di coltura della natura, della nostra natura umana, del regno animale e vegetale, che poco hanno a spartire con i nostri voli Pindarici. Noi siamo fatti di fango e sterco, viviamo lo spazio di un attimo come gli insetti; come essi, in diversa forma e misura, siamo tubi digerenti necessari ai fini utilitaristi della natura. Pensiamo quanto la nostra fisicità influenzi i nostri comportamenti nella vita privata e pubblica: quante volte incidenti di percorso siano dovuti al cattivo funzionamento del nostro apparato metabolico, nervoso e neurologico. Pertanto la sovrastruttura culturale produce parole interdette, quelle riferite alle funzioni scatologiche, quelle preposte alla sessualità, alla procreazione e al piacere come se ci dovessimo vergognare di azioni semplicemente vitali! Insomma, se ci pensiamo bene, l'Umanità è molto segmentata in base a diversi parametri: di censo, cultura, fortuna e sfortuna, ma tutti accomunati dalle funzioni vitali che ci danno la vita. Tuttavia ciò non appare dalla cronaca quotidiana, o meglio, c'é la cronaca di serie A e quella di serie B: quelli di serie A vivono in un loro cielo esclusivo, quelli di serie B sono semplicemente umanità e basta, per intenderci quella dei "brutti, sporchi e cattivi".                                                                  Come è liberatorio il verso di Dante "... e di cul fece trombetta"!

 12/6/2025              

Nessun commento:

Posta un commento