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libreria di zurau

mercoledì 26 novembre 2025

CONTRO LA VIOLENZA

Ieri "giornata contro la violenza di genere verso donne": non si può non essere d'accordo, nonostante gli eccessi di retorica. Comunque è il difetto di tutte "le giornate" che sono innumerevoli, e perciò a rischio  di perdita di senso; poi si nota lo zelo che molti uomini mettono nei riti e celebrazioni del giorno: hanno forse qualcosa da farsi perdonare? Sì, ne hanno a bizzeffe! E infatti non c'é una voce che si alzi in loro difesa a rivendicare qualche loro merito nella lunga storia dell'evoluzione della nostra specie, né ci si appella alle scienze umane che potrebbero spiegarci molte cose al riguardo, e invece ci si limita alla vulgata dell' uomo padrone, violento, prepotente, feroce, assassino e pertanto male assoluto del consorzio umano. Troppo semplice e semplicistico: bisogna avere voglia e onestà di approfondire rifuggendo da manicheismo e giustizialismo, ovvero essere consci, donne e uomini, del nostro comune destino, di essere parte di un "solo corpo", che cioè in questa piccola Terra ci si salva insieme o non si salva nessuno. D'altra parte un grande studioso del passato aveva sostenuto che maschio e femmina, nella vita inscenano una vera, drammatica lotta tra i sessi, lotta spesso rituale e simbolica, ma a volte cruenta e letale. 

Modena, 26/11/2026

lunedì 24 novembre 2025

LA VITA DEGLI ALTRI

Domenica fredda, grigia e uggiosa che invita a rintanarsi: ti rifugi fra quattro mura a leggere le idiozie dei pochi burattinai, vedi Trump e Putin, che giocano con i nostri destini e della Terra; burattinai che a loro  volta sono circondati da piccoli uomini e donne (vedi la nostra Meloni) che aspirano a far parte del loro  "cerchio magico", quindi cerco evasione con l'aiuto della TV, e ti si parano innanzi altri mezzibusti che fanno del loro meglio per distrarti, ma invano, poi osservi due tipi alti due metri che si passano una pallina con la racchetta, ma non riesci ad appassionarti più di tanto al loro gioco demenziale, mentre essi sono ben motivati dai molti milioni di Euro messi in palio per la loro esibizione. Infine prendo atto che ormai niente cattura il mio interesse, che abulia e afasia dilagano e mi paralizzano, nel sospetto di essere precipitato in  profonda depressione: è la depressione dell'anziano? Allora sorge il dubbio che io sia anziano da sempre o che, addirittura, sia già defunto e non me ne sia accorto! E' comunque singolare il fatto che in questo caso aumenti e si acuisca l'interesse per la vita dei miei simili, una sorta di curiosità e voyerismo.

Modena, 24/11/2025

giovedì 20 novembre 2025

MENO MELONI e PIU' ANGURIE

 E' un auspicio, una speranza o un cattivo augurio? Decidete voi come vi pare, io preferisco diversificare   la dieta quotidiana. Speranzoso avevo accolto la prima donna Capo di Governo in Italia, ma l'esperienza   non mi sembra riuscita. La Signora è una "romana de borgata", "donna-madre-moglie-cattolica-italiana"    ma è anche una furbona che nulla ha da invidiare ai più navigati politici maschi che l'hanno preceduta. Il   che dimostra la validità della vecchia regola: cambiando l'ordine degli addendi il prodotto non cambia! 

Antonio Ferrin

Modena 20/11/2025

mercoledì 19 novembre 2025

AUTUNNO

 Tappeto di foglie                                                                                                                                       stremate d'autunno                                                                                                                                   cadono danzando                                                                                                                                           con grazia di farfalle                                                                                                                                       Nel muto sentiero                                                                                                                                              screziate si posano                                                                                                                                         tra stille di rugiada                                                                                                                                         che splende                                                                                                                                                   al sole lontano          



 Modena, 19/11/2025               

martedì 18 novembre 2025

IL GIOCATORE

Il gioco, o meglio la ludopatia, è al centro di questo film, con Matt Damon, Turturro e Malkovich. E' un problema sociale di attualità (quando non lo è stato?), e lo è soprattutto quando è gioco d'azzardo. Abbiamo giocato e giochiamo tutti fin da bambini, con trastulli innocenti che noi definiamo tali ma che sono già rappresentazioni della incessante competizione tra gli esseri umani. In questo film Matt Damon è lo studente universitario che, per estrazione sociale si direbbe immune dal pericolo, per solidarietà con un amico impenitente nel gioco, si fa coinvolgere nel gioco d'azzardo duro inquinato anche da malavita. Ma al di la della vicenda, c'é la vita e la psicologia del Giocatore, la molla che lo induce ad agire, il bisogno di reiterare la condotta autolesionistica che lo porterà alla "perdita" dei soldi e di se stesso. Questo è un tema evidentemente sensibile e molto complesso, e non so quanto sia risolto da psicologi e psicanalisti. Io, per la personale ma limitata esperienza, penso che alla base del fenomeno vi sia il "vuoto interiore", quello che, improvviso, ti disorienta, non ti senti, e quindi subentra la percezione di inadeguatezza, del terreno che frana sotto i piedi, e cedi all'illusione, alla soluzione miracolistica, ma attesa invano. In estrema sintesi, penso che la causa del meccanismo, che può diventare perverso, sia la carenza di amore che ci rende deboli e indifesi. Lo stesso tema è trattato da Dostoevskij nel suo "Il Giocatore", dove colloca la breve storia autobiografica a "Roulettenburg". Più Nomen omen di così!

Modena, 18/11/2025  

domenica 16 novembre 2025

NO OTHER LAND

 Ho visto questo documentario riguardante la Cisgiordania occupata dall'esercito israeliano; documento   che conferma ciò che pensavo al riguardo, e anzi non dubitavo proprio delle dimensioni della tragedia di   cui sono vittime i palestinesi. Le cronache giornalistiche dicono molto ma, guardare in presa diretta la   quotidianità di uomini, donne e bambini oggetto di vessazioni e restrizioni da parte di un esercito forte   della sua superiorità in armi e tecnologie, è una sofferenza indicibile. Sono immagini che non lasciano   spazio a sentimenti e rispetto dell'uomo per l'uomo. Lo spazio in cui vale il principio della forza, quella   bruta; vedi soldatini quasi imberbi, armati e decisi che sembrano guerrieri alieni: allora cosa può fare un   popolo umiliato e frustrato nei suoi diritti più elementari, ridotto alla fame e impossibilitato a difendersi?

 Modena, 16/11/2025      

giovedì 13 novembre 2025

FELICITA' A COLORI

E' ben noto che l'anzianità è l'età dei bilanci: si rivisitano i molti anni in cui abbiamo cercato di fare il  nostro dovere e, spinti dall'urgenza, nonché determinati e condizionati dalle circostanze, siamo cresciuti. Non avevamo tempo e modo di pensare al futuro, ne cognizione del tempo, e forse anche inconsapevoli di essere al mondo, e in quale mondo. Pertanto siamo cresciuti fortunosamente, in una natura generosa, con genitori che hanno fatto del loro meglio: nessuno li aveva istruiti nell'arte di fare e allevare figli, insomma siamo nati come l'erba nei campi, fra grano e loglio, dipendenti dal caso e dalla necessità. Dunque, mi ritrovo a 83 anni, vivo tutto solo in 50 mq, confortato dalla presenza sporadica dei miei figli e mi ritengo anche soddisfatto della mia condizione, mentre altri mld di miei simili vivono in peggiori condizioni. Ma questa è semplice retorica, i problemi veri sono altri ; infatti, in occasione di COP30, la conferenza a Belem in Brasile, migliaia di Indigeni dell'Amazzonia si sono presentati con le loro canoe, seminudi, dipinti e decorati con le loro insegne tribali. Hanno voluto dimostrare per la loro vita e per la sopravvivenza della foresta amazzonica; quanti di noi, Cittadini del mondo sazio e affluente, sono informati, edotti del loro genocidio lento ma inesorabile? Ma voglio spezzare una lancia a favore di questi nostri "ignari" concittadini che sono ben pasciuti, ma anche disperati. La vita condotta nelle città tentacolari, tristi e spietate come sono le nostre, non è da invidiare. E' invidiabile invece la gioia pura e colorata di questi Indios che, nonostante tutto, mostrano felicità,  

Modena, 13/11/2025

martedì 11 novembre 2025

RISERVE INDIANE

Fra in temi più trattati nelle cronache quotidiane c'é l'invecchiamento della popolazione italiana a fronte del fenomeno denatalità: si fanno meno figli e si alza l'età media della popolazione. Il fenomeno è molto complesso e vi concorrono fattori culturali, economici e sociali, fattori che io non sono in grado di approfondire. Siamo sempre più vecchi in famiglie mono cellulari, con sempre più anziani in solitudine e con più malanni procurati dall'età avanzata, quindi l'assistenza sanitaria carente che non riesce a fare fronte all'aumento della domanda. Insomma, considerata l'età, anche io sono parte del problema, che perciò sento mio. Sono in corso trasformazioni lente ma inesorabili che modificheranno la nostra vita, non possiamo contare sulle nostre famiglie di origine poiché non ci sono i nonni e le nonne di una volta. Sempre più saremo "locati"  nelle RSA che già non godono di buona fama. Nel nostro futuro, secondo quanto già emerge in USA e nei Paesi più avanzati, vi saranno sempre più comunità autogestite dagli stessi anziani che faranno ricorso alle risorse dei loro fondi pensione. Ovviamente non andrebbero molto lontano i milioni di italiani che godono di pensioni minime, di pura sussistenza! C'è un altro rischio e pericolo: che queste cittadelle di anziani ormai fuori dalla vita produttiva, si tramutino nei fatti in "riserve indiane" dove i vecchi attendono la dipartita fra Burraco, festicciole nostalgiche, trombette e cotillon. Esiste già un movimento turistico "sui generis" che dagli USA ai Paesi limitrofi già promuove la nascita di tali cittadelle di anziani, cittadelle che sono recintate e vigilate da guardie armate.

Modena, 11/11/2025

lunedì 10 novembre 2025

OLEZZO & FETORE DEL POTERE

Prendete la Meloni, un Trump o un Putin e ogni potente in servizio "permanente", privatelo della sua corazza e saranno tanti "re nudi" che stenteremmo a riconoscere e salutare in strada. Potere frutto di una scelta più o meno democratica? Lasciamo perdere. No, è la funzione che conferisce il carisma con il suo corollario, e ciò avviene in ogni ambito della società moderna in cui il potere e i Poteri, hanno maggiori possibilità di generarsi e perpetuarsi. Diffido di chi, investito di potere, ostenta distacco da esso volendo far credere di essere al servizio della cosa pubblica, il che è vero, è anche al suo servizio, ma ciò non esclude che, con l'altruismo, il politicante sia agguerrito e partecipi alla lotta feroce che divampa dietro le quinte per la sua conquista. E' sempre questione di equilibrio tra la difesa dell'interesse pubblico e il proprio tornaconto.

Modena, 10/11/2025

venerdì 7 novembre 2025

FAMIGLIOLA

Nel mio quartiere c'é una famigliola tutta speciale, io la definirei "alternativa". Si aggira al completo negli esercizi commerciali, nel verde pubblico, sosta nei bar a fare colazione, sempre spingendo una carrozzina alla quale ti avvicini incuriosito per ammirare uno dei molti neonati che ultimamente sembrano spuntati come funghi, a dispetto di crisi delle nascite di cui tanto si parla. Allora scopri che la carrozzina porta a spasso due cuccioli di cane, forse Pincer, uno fulvo, l'altro il pelo candido, sono infiocchettati con nastrini rosa e blu. Tre sono gli umani della compagnia, un uomo e una donna e, presumibile, la suocera di uno dei due. Edificante, se non esilarante, udire il loro dialogo circa l'accudimento dei piccoli: non ricordo di aver assistito a scene analoghe riguardanti gli umani più piccoli. A conferma di ciò, l'altro giorno ho notato la stessa famiglia nel parchetto vicino a casa: in un baleno uno dei cani si è accovacciato nell'erba a defecare, l'uomo accompagnatore, munito di salvietta, ha pulito il culo del Pincer e ne ha raccolto gli escrementi! 

Modena, 8/11/2025  

mercoledì 5 novembre 2025

NON TI MUOVERE

Non ti muovere                                                                                                                                              mira sole e stelle                                                                                                                                    stremato riposa                                                                                                                                        nella terra nera                                                                                                                                                natura canta                                                                                                                                          aspetta che luce splenda                                                                                                                        fatica all'opera tua                                                                                                                                          a far giornata                                                                                                                                                  e meritare l'alba                                                                                                                                      notte muta                                                                                                                                                  luci fatue in                                                                                                                                          sentieri arcani                                                                                                                                              per l'avventura di                                                                                                                                      sogni ingannevoli                                                                                                                                        tra astri ignoti                                                                                                                                              al termine della fatica                                                                                                                            stanco e non pago                                                                                                                                      lento e sicuro                                                                                                                                          sarai alla meta di                                                                                                                                            albe radiose ora                                                                                                                                        cupi tramonti                                                                                                                                                  Non è in tuo potere                                                                                                                                        l'ordine del tempo                                                                                                                                          puoi solo attendere                                                                                                                                        che giunga l'ora                                                                                                                                            che tu sia pronto.                                                                                                                                          C'é chi ti ha amato?                                                                                                                                      E' quanto basta.

Modena, 5/11/2025

lunedì 3 novembre 2025

NEL BUIO

Ferrara è spesso al centro della mia esperienza onirica. Sono pochi giorni, ero ancora nella Ferrara degli  anni '50, e questo la dice lunga di quanto la città d'adozione sia rimasta nelle mie vene e sia ancora  parte del mio essere. Nel buio della notte sono ritornato il ragazzo che, entrato in Seminario nei primi  anni '50, ne è uscito dopo 5 anni, e vi ritorna dopo molti anni con un percorso a ritroso nel proprio  passato fra ideali traditi e realtà comunque di ineffabile bellezza. Il sonno mi ha condotto in una Ferrara che appare come in un vecchio dagherrotipo: è scolorita dalla patina che il tempo ha depositato nelle vie e sui monumenti del Rinascimento ferrarese ma, in più, molti muri sono sberciati e altri monumenti sono in uno stato di incuria. Allora mi inoltro nelle vie deserte, mentre la piazza antistante la Cattedrale è disseminata da frammenti di capitelli e colonne precipitati dalla facciata istoriata con pietra d'Istria e di Vicenza. Unito alla Cattedrale è il Palazzo Arcivescovile, già sede del Legato; i due edifici erano collegati da un corridoio che mediante  un accesso segreto consentiva al clero e ai seminaristi l'accesso  alle funzioni religiose. Vorrei ripercorrere l'antico corridoio e scopro che è stato murato quando il Seminario è stato trasferito presso San Luca, nell'estrema periferia. Questa ricerca, aggirando il Palazzo vescovile, mi porta al 32 di via F.lli Cairoli, nella sede del vecchio Seminario il cui ingresso, imponente nella sua bellezza, è sovrastato dall'elegante balcone dove sono due porte a vetri che danno luce all'ufficio del Rettore, il cui soffitto a cassettoni contiene dipinti del Garofalo. Ricordo che fra le due porte c'era una nicchia a conchiglia con il busto del Duca Ercole D'Este. Varcato il pesante portone, appaiono le rovine e lo stato di abbandono in cui versa il complesso: i cortili destinati al gioco sono silenti, porte e finestre scardinate, non c'é acqua nel pozzo medioevale, né al lavabo in porfido dove la bocca del mascherone erogava l'acqua per le abluzioni prima di entrare in Refettorio, anche questo preda di ragnatele e muffe. Poi, su per le vecchie scale a raggiungere il piano nobile occupato dal Rettore e dai Professori e, ancora più in alto, le grandi camerate dove i più piccoli dormivano dopo la recita delle orazioni, sotto lo sguardo del Prefetto. Nell'ala opposta erano la aule scolastiche alle quali si  accedeva inoltrandosi in un labirinto che riservava nuove sorprese, quali il Teatrino settecentesco dove ci esibivamo nelle recite periodiche, e nelle solenni Accademie annuali. Poi il passaggio alla sacrestia dal soffitto a vele dipinte dal Garofalo che introduceva alla Cappella: sull'altare di marmo troneggiava il pellicano nell'atto di nutrire i pulcini. Nella notte ho rivissuto gli anni di Collegio trasfigurati in una cupa atmosfera Gotica fatta di mistero, corruzione e decadenza, ma anche lascito del processo doloroso ma utile per potere vivere una nuova realtà. Nuova realtà possibile con l'abbandono di illusioni e ideali ineffabili.

Modena, 3/11/2025