SULLA STRADA
Esplorare le strade di una qualsiasi città dei nostri giorni, le vie anguste e irregolari che replicano
quelle di insediamenti della protostoria, dei Borghi medioevali e rinascimentali, procura, credo, emozioni e sensazioni simili a quelle di sempre, perché il paesaggio umano è inalterato sotto molti aspetti.
L'uomo è un essere mutante, cambia pelle una, mille volte ma intrinsecamente, la sua natura è
immutabile, forse soggetta a variazioni impercettibili, ma sulla quale solamente Ere geologiche potranno o potrebbero incidere.
E tuttavia è come il bambino che all'alba della sua vita scopre con stupore, passo dopo passo, la sua
esistenza; è entusiasta e crede di essere scopritore, il primo e l'unico, di un mondo meraviglioso tutto
suo.
In realtà i suoi passi ricalcano quelli innumerevoli di altri esseri umani, le pietre sono sedimenti sovrapposti a sedimenti, senza soluzione di continuità, ma è giusto che l'uomo proceda sicuro di se,
sorretto dal senso di onnipotenza, unica condizione, peraltro, per potere adempiere al progetto stabilito dalla natura.
Quindi, consapevole di questa realtà, gironzolo fra le vecchie case a scrutare l'attività quotidiana di
uomini e donne, esseri che animano vie e piazze, apparentemente affaccendati e diretti a una meta.
Ma la meta non è necessaria. E' indispensabile il movimento, l'agire, poiché l'immobilismo evoca
l'immagine della morte di cui nessuno parla, ma tutti temono.
Dunque è il 25 aprile, anniversario della Liberazione e fine della guerra '40/45, ma dopo 73 anni, gli
anniversari propongono rituali di maniera, nell'indifferenza dei più e l'ignoranza dei giovani più assorti in cellulari, I phone e Smart Phone.
Ora risalgo via Carteria, la via delle piccole attività artigianali e alternative: è aperto il Circolo degli "antagonisti" di sinistra, ( forse del Guernica); seduti sul lastricato al sole, ci sono ragazzi e alcuni adulti che bevono birra e ascoltano rock ad alto volume: sono uomini stanchi e disillusi, reduci da lotte velleitarie che non possono scalfire un potere troppo radicato, noto alcune bandiere rosse con
falce e martello, ma sopratutto una grande bandiera Palestinese.
E' un'immagine che mi piace.
A.Ferrin
modena, 25/04/2018
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