E' l'ultima opera dello scrittore Francesco Piccolo che, bontà sua, riconosce "l'animale che alberga in
noi", opera della quale il Corriere pubblica oggi una doppia recensione scritta dai suoi giornalisti.
noi", opera della quale il Corriere pubblica oggi una doppia recensione scritta dai suoi giornalisti.
Ricordo ciò che Rita Levi Montalcini diceva della violenza nell'umanità, dell'aggressività dell'uomo, dell'animale uomo (per dire anche donna).
La nostra scatola cranica contiene una parte di cervello più evoluto rispetto a un'altra ancora arcaica, primitiva, e non sappiamo se e quando evolverà.
Pertanto l'aggressività, gli istinti primordiali, la necessità e l'urgenza riproduttiva, hanno sede nella parte di cervello meno evoluto(irrazionale), mentre il progresso e la cultura hanno perfezionato la parte più razionale.
Lo scrittore, in una sorta di autobiografia, descrive la sua pubertà e l'adolescenza, la ricerca della propria identità fino ai primi turbamenti sessuali e affettivi, quando è alle prese con l'iperattività delle
gonadi.
gonadi.
Descrive le pulsioni proprie dell'età, l'angoscia e l'esaltazione della propria energia, della virilità e la scoperta che la potenza sessuale ha qualche relazione con la violenza che si manifesta negli uomini
e fra gli uomini, e quanto possa essere difficile e doloroso per l'uomo dominare questi istinti potenzialmente molto distruttivi e nello stesso tempo vitali.
Insomma la repressione degli istinti belluini è una necessità e condizione richiesta per la crescita della civiltà umana, è una delle prime teorie della psicanalisi, secondo cui le energie represse sono, il più delle volte, sublimate in sovrastrutture culturali.
Piccolo è consapevole che la cultura e la società hanno fortunatamente mitigato e cercato di regolare
l'aggressività umana, ma l'autore tratta infine l'uomo e la sua sessualità dal punto di vista esistenziale,
e qui il libro tocca, penso, il vissuto di ogni uomo e capisco il turbamento di Piccolo che, come maschio, confessa di essere sempre in mezzo al guado: tra il "maschio", l'uomo, e la femminilità in
quanto parte dell'immaginario maschile: la donna, estasi e tormento per gli uomini.
quanto parte dell'immaginario maschile: la donna, estasi e tormento per gli uomini.
A.Ferrin
modena, 21/11/2018
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