Prendo carta e penna per esprimere un'opinione circa lo stato della nostra Sanità in questi ultimi mesi.
"A scanso di equivoci, concordo con quanti hanno espresso e continuano ad esprimere apprezzamento e riconoscimento per l'opera preziosa che la sanità italiana, nel suo complesso, ha svolto in questi ultimi mesi.
Tuttavia credo sia ingiusto generalizzare: nella sanità pubblica, una parte di essa ha mostrato spirito di abnegazione e professionalità fino al sacrificio della propria vita, ma vi è stato anche chi ha preso le distanze nei momenti cruciali in cui gli assistiti sono stati lasciati a se stessi, preda di ansia e timore, e certo più bisognosi di assistenza e professionalità da parte dei medici di base.
Aggiungo che pensionati e meno abbienti hanno sofferto, e soffrono tutt'ora, per tale situazione, mentre i più abbienti hanno potuto ricorrere alla sanità privata.
Penso che i responsabili della Sanità pubblica, dal loro punto di osservazione, abbiano potuto più del singolo Cittadino notare le disfunzioni e le manchevolezze emerse.
D'altra parte è sufficiente avere contattato ambulatori, “centri di prenotazione” e URP per verificare la veridicità di quanto scrivo.
A questo proposito, perché non confrontarsi con i Cittadini su questi temi? L'iniziativa sarebbe utile a tutti per approfondire la cultura sanitaria, parlare delle criticità, delle necessità e delle carenze inevitabili in strutture sociali così complesse."
Quanto sopra ho scritto alla Dirigenza della Sanità modenese che, a sua volta, ha risposto mostrando attenzione e sensibilità per il tema sollevato.
Ora desidero sviluppare il tema, elencando solo alcune delle circostanze vissute nella vita di ogni giorno:
*URP:
E' uno strumento importante creato con le migliori intenzioni a beneficio del Cittadino in cerca di soluzioni concrete per i suoi problemi di salute.
Le operatrici sono accoglienti e solidali con gli Assicurati che necessitano di "ascolto" ma, senza volerne sminuire l'importanza, nella maggioranza dei casi il loro ruolo è assimilabile a un confessionale laico che, al pari di quello religioso, può consolare ma non fare miracoli, e perciò l'esperienza è
frustrante per tutti.
*Medicina di base
Chi, nei fatti, ha tenuto i pazienti lontani dagli ambulatori, lo ha fatto con la fattiva collaborazione di Segretarie, Segreterie, e i marchingegni elettronici, con i pazienti di ogni età in attesa, a volte sui marciapiedi, per ricevere una ricetta.
Chi con cartelli affissi all'ingresso avvisava che non sarebbe stata misurata la pressione.
Chi ancora dirottava il paziente al Pronto Soccorso dove, dopo un'attesa di 4 ore, gli si comunicava
che l'esame richiesto non era disponibile e quindi era dirottato in altro ospedale.
La paziente oncologica che da Modena si recava a Sassuolo per controlli già programmati, ma scopriva che l'esame era stato annullato.
*Centri Prenotazione:
Contatto logorante e improduttivo, tanto che l'assicurato vi rinuncia perché la patologia di cui soffre gli appare più sopportabile e potenzialmente meno letale della ripetitività di un messaggio prolisso e registrato.
Poi si toccano limiti di "crudeltà" quando, promesso l'agognato contatto umano dopo 5, quindi 4 minuti,
la stessa voce afferma che il traffico è congestionato e che pertanto è meglio chiamare più tardi.
O in alternativa scegliere di essere richiamati entro le "24 ore lavorative" (quindi 2 giorni).
*Infine, quanti anziani o Cittadini in genere sono in grado di utilizzare il telefono e gli strumenti informatici per potere accedere a informazioni e servizi che li riguardano?
E dunque quanti di essi in realtà riescono ad accedervi per tutelare la propria salute ?
*Ippocrate chi?
E' l'interrogativo che un operatore della sanità ha indirizzato all'interlocutore che accennava
al "giuramento di Ippocrate".
Non ho capito se si trattasse di irrisione o cinismo.
A. Ferrin
modena, 8/6/2020