L'insegnante Samuel Paty è la vittima della feroce esecuzione per mano di un giovane mussulmano offeso dalla lezione in aula in cui Paty aveva mostrato le vignette satiriche già pubblicate da Charly Hebdo. Macron aveva reagito duramente in difesa delle libertà e delle istituzioni Repubblicane Francesi, provocando così la reazione dei Paesi mussulmani. Ebbene, è terribile il delitto commesso dal giovane di religione mussulmana, ma la stessa efferatezza di questa esecuzione dimostra quali possano essere le conseguenze di ogni forma di radicalismo ideologico e religioso. (anche il laicismo dei francesi può rivelarsi radicale e intollerante) Macron ha reagito da capo di una nazione ferita nell'orgoglio, e con una buona dose di retorica ed enfasi forse non adeguati alla circostanza. Mi pongo la domanda più ovvia: era proprio necessario che il povero Paty mostrasse agli studenti le vignette che mettono alla berlina il Profeta? Vignette che avevano già provocato la strage nella sede del giornale Charly Hebdo? Era l'unico mezzo per educare alla tolleranza e parlare di libertà intellettuale? In San Petronio a Bologna c'è un affresco di "Giovanni da Modena" in cui il Profeta Maometto è ritratto all'Inferno, seviziato dai demoni; l'affresco è al suo posto indisturbato dal '400, ma dopo la recrudescenza delle violenze del fondamentalismo islamico e la vicenda di "Charly Hebdo", il sagrato del Duomo è sottoposto alla vigilanza di militari armati! Lo spettro delle guerre di religione è sempre in agguato e le stesse religioni che predicano pace sono, o possono essere, causa di conflitti, ma questa è un'apparente contraddizione: la religione e le dottrine sono sempre stati temi identitari potenti per ogni uomo, ma anche strumentalizzate dal potere politico. La decapitazione dell'insegnante è oggetto di dispute anche fra noi italiani, e lo è stato anche tra me e i miei figli; il motivo della disputa è scaturito da una mia domanda "retorica" agli interlocutori: era proprio necessario e opportuno che Paty sottoponesse agli studenti le immagini delle vignette satiriche che offendono Maometto e i Mussulmani, e che erano all'origine dell'aggressione alla redazione del giornale satirico e della strage compiuta? Secondo me Paty ha commesso una leggerezza che gli è costata cara: tenere una lezione ai suoi studenti sul tema della libertà di espressione e di educazione nella scuola francese, e per fare ciò mostra agli studenti le stesse vignette satiriche che hanno provocato la strage nella redazione di Charly. Ma in Francia e nel mondo è ancora attuale il dibattito sulla liceità di una satira iconoclasta che non rispetta niente e nessuno, neanche l'Islam e Maometto, tema cui i fedeli musulmani sono molto sensibili. In Occidente si parla sempre di libertà irrinunciabile, ma di quale libertà? Forse di quella che sconfina nella licenza o anarchia? Secondo Protagora "l'uomo è misura di tutte le cose", affermazione che postula un relativismo assoluto, ma il progredire della Civiltà è dovuta a molte verità e l'uomo deve tenerne conto, rispettando la libertà dell'altro modena, 27/10/2020
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