Un ex Deputato modenese ha fatto una proposta a mio parere divisiva o provocatoria: ricordare con una lapide gli ultimi Duchi di Modena, lapide da apporre sulla facciata dell'Accademia Militare, già sede del Ducato. Sono storicista convinto ma, a proposito di questo dibattito, penso sia utile ricordare che il Ducato degli Este fu inglobato nello Stato della Chiesa perché gli Este, diventati ramo cadetto, furono costretti alla rinuncia di Ferrara per trasferirsi a Modena. La Modena del tempo era una cittadina di secondaria importanza, divenne capitale del nuovo Ducato, ruolo che le permise crescita economica e culturale, senza peraltro raggiungere lo splendore della Corte ferrarese. D'altra parte, con la devoluzione di Ferrara alla Stato della Chiesa, gli Este di Modena, in quanto ramo Cadetto (o spurio) entrò nell'orbita dell'Impero d'Austria, divennero "meno italiani" e oggettivamente alleati dell'Impero Austriaco, lo stesso che occupava parte dell'Italia dove reprimeva gli italiani che aspiravano all'Unità nazionale. Siamo in tempi di revisionismi e relativismi spregiudicati ma c'é, o dovrebbe esserci, un limite. Vorrà dire qualcosa che l'ultimo Duca di Modena, esiliato a Vienna, riposi nella Cripta dei Cappuccini della Capitale austriaca. Pertanto apprezzo quanto di bello prodotto e lasciato in eredità dai Duchi di Modena, ma non di più! Un'ultima notazione: gli Estensi lasciarono Ferrara una mattina nebbiosa e grigia con un lungo corteo di carri e carrozze carichi di vettovaglie e opere d'arte, e al confine di Finale Emilia furono accolti dai dignitari modenesi, tuttavia è consolante che molte opere del Rinascimento Ferrarese (ma non tutte) possiamo ammirarle ora nella nostra città.
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