E' il docufilm che narra la storia di Maria Bergamas, mamma triestina che ha perso un figlio nella Grande Guerra e disperso nel grande carnaio. La vicenda è resa molto bene con l'atmosfera del primo dopo guerra, siamo nel 1921. L'Italia ha vinto la guerra al duro prezzo di 650000 caduti e altrettanti feriti: il peso maggiore della guerra è ricaduto sulle masse povere di contadini e operai, spesso analfabeti, che hanno vissuto la vita di trincea e subito la disfatta di Caporetto, seguita dall'invasione del Nord Est da parte degli Austriaci, i quali hanno sottoposto la popolazione civile a violenze e privazioni. Nel panorama di questo convulso dopoguerra in cui la vittoria non ha portato il benessere e invece le città sono teatro di tumulti e lotte tra opposte fazioni, c'è un'idea felice della classe dirigente: fra le migliaia di caduti ignoti, sceglierne uno che li rappresenti e tumularlo nell'Altare della Patria a Roma, edificato a suo tempo per onorare il Re Vittorio Emanuele II. Il docufilm ripercorre la procedura seguita per la "Scelta di Maria": lei, Maria Bergamas, scelta fra altre madri che non hanno potuto piangere il figlio disperso, fa la sua scelta fra le 11 salme anonime disposte nel Duomo di Aquileia. Il feretro, posto in uno speciale carro ferroviario, e visibile da ogni lato, percorre il tragitto da Aquileia a Roma, accolto in tutte le tappe da grandi folle che tributano al Milite, in silenzio e commozione, devoto saluto. Penso che questa traslazione abbia avuto un grande significato per l'Italia del tempo, e che ne abbia ancora oggi: ha rappresentato un piccolo riconoscimento rispetto alle promesse fatte al popolo che si recava al fronte per subire poi, dentro e fuori le trincee, la ferocia della guerra, le decimazioni decise dagli alti Comandi, i gas asfissianti, nonché fame e sacrificio dei civili. La guerra del 15/18 è la vera epopea che ha suggellato il lungo periodo storico del Risorgimento, che ha portato all'unità del nostro Paese. Mi piace immaginare che il Milite Ignoto posto nell'Altare della Patria sia un'uomo semplice come i milioni di cittadini che, più o meno consapevoli, hanno obbedito al nobile richiamo per il bene comune.
A.Ferrin modena, 4/11/2021
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