SCRIBERE

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libreria di zurau

domenica 26 novembre 2023

PERCHE' ESSERE FEMMINISTI

 

PERCHE' ESSERE FEMMINISTI


Zenone di Elea, filosofo dell'antica Grecia, chiede retoricamente a se stesso e a noi:
"chi vorrebbe morire senza avere fatto almeno il giro della sua prigione? ".
Io dunque, da pensionato, non faccio altro che mettere in pratica il suggerimento di Zenone: esploro lo spazio in cui vivo.
Ieri l'altro, in una delle librerie modenesi (la Ubik) era prevista la presentazione del libro di un accademico di Unimore:
 "Diritto e (dis)parità. Dalla discriminazione di genere alla democrazia               paritaria".
L'incontro della serata è il primo di tre il cui tema è: "Perché essere femministi"; il tutto organizzato con Unimore di MO/RE, Centro documentazione Donna di Modena, e con patrocinio del Comune di Modena.
Introduce la presidente del Centro documentazione Donna, Vittorina Maestroni che si dilunga in una prolissa presentazione dell'autore, accademico di Unimore,
 e del presidente della Fondazione San Carlo; come in ogni "introduzione" che si rispetti, la Maestroni nella presentazione infarcisce l'eloquio di formalità, piaggeria e auto referenzialità, ( non rinunciando a dire la sua anche sui contenuti del libro)
Finalmente l'autore del libro interviene e debutta illustrando le buone ragioni per essere femministi, pure affermando che lui si sente ed è maschio, e sciorina la serie infinita di luoghi comuni propri del Femminismo più radicale, quelli ormai
rivisti e temperati anche dagli eredi del femminismo storico.
La relazione dell'autore lambisce anche i "massimi sistemi" con un eloquio lungo, acritico  e inutilmente accademico, col quale intende omologare la rivoluzione sociale, sessuale e di genere scaturita dal '68 in poi.
Tutto è progresso afferma, e molta strada c'è ancora da fare perché maturi una vera coscienza democratica e approdare così alla parità di genere nella nostra società.
Un applauso educato accoglie la conclusione dell'oratore, e la Maestroni invita il presidente del San Carlo a intervenire.
A questo punto io, che ho ascoltato con insofferenza crescente una "lezione accademica", ho anche realizzato che sono capitato nel mezzo di "democratici e 
progressisti", alias "catto-comunisti" che, pure essendo reduci da ripetute catastrofi ideologiche e politiche, sono sempre arroganti: il clima è di plumbeo conformismo da pensiero unico.
Infatti, con una certa foga, chiedo di potere intervenire perché non ritengo corretto che il tavolo della presidenza monopolizzi la serata e non dia spazio
alla platea.
Apriti cielo! Clamore in sala: i più reagiscono malamente alla mia iniziativa, e le donne, che sono la grande maggioranza, sono le più determinate, ma infine
l'autore del libro, bontà sua, mi concede la parola.
Io mi limito a osservare che mi aspettavo fosse una donna a svolgere il tema proposto, e chiedo anzi (perché no?) che sarebbe anche opportuno sviscerare
il tema: "perché essere maschilisti", e aggiungo, per me non c'è maschilismo e femminismo, ma piuttosto femminilità e mascolinità o, meglio ancora,
donne uomini e persone, ma la mia voce già si perde nel frastuono.
Ancora clamore in sala: una voce di donna grida: "se non le interessa l'argomento può andarsene", e io rispondo : viva la democrazia.
Ora è tornata una calma apparente: il presidente del San Carlo inizia il suo intervento e mostra più concretezza del precedente.
Ma io sono stanco, non voglio sorbirmi un'altra ora di parole e mettere a repentaglio le mie coronarie.
Mi alzo dalla sedia e rivolto a tutti: mi dispiace ma devo lasciare "l'assemblea parrocchiale", e mi dirigo all'uscita, a respirare aria fresca.
L'insegnamento che traggo da questa mia piccola esperienza? Le donne, almeno quelle viste in questa occasione, rivendicano e proclamano, ma infine, nei fatti,
figurano sempre nelle seconde file in posizioni subordinate agli uomini, in ruoli  ancillari.
A.Ferrin
modena, 08/11/2018

ANDROCIDIO & GINECIDIO

 

NB 

In occasione della morte di Giulia Cecchettin, ripubblico di seguito due post del 2018. Questo vuole essere una ricostruzione paradossale, grottesca e ironica, l'altro, invece, è più serio, forse.

Oscure minacce di maschi NGM valicano mari e monti per insidiare tenere fanciulle che, al riparo di
cordoni sanitari, fuggono la violenza predatoria degli stessi maschi (così si dice) che attentano alla loro illibatezza.
Le autorità hanno fatto di tutto: vietare la pubblicità che utilizza e strumentalizza il corpo della donna, imporre a tutte di coprirsi con il burka che si può smettere solo fra le mura domestiche, di mascherare anche la loro voce che può evocare nei maschi il canto di Sirena e la dolcezza femminile, la sua femminilità e le fantasie sessuali, ma sembra tutto inutile: c'è sempre qualche pazzo che, spinto dalla
tempesta ormonale, vuole curiosare ed escogita ogni mezzo per violare l'intimità delle donne.
Queste ultime dal canto loro, sempre più insofferenti della clausura "talebana" imposta dall'autorità codina e repressa, fanno affiorare un tam tam di mugugni e proteste sempre più invasive che minano le basi della società.
Infine il movimento delle donne, sempre più potente di quello maschile, ottiene nuove norme cui dovranno conformarsi tutti, donne e uomini: si tratta di un nuovo costume pubblico rivoluzionario.
I più temono che ci si avvii a una forma di società ginecocratica che ripristini usi e costumi di un
passato leggendario: le donne sanno da sempre di possedere un potere vero e intangibile e non avvertono la necessità di forme esteriori che lo dimostrino; una parte degli uomini teme di perdere i 
pochi residui simboli del potere, l'altra parte invece è felice di privarsi di poteri che sono di facciata,
privi di contenuti. E' meglio, affermano, delegare anche formalmente i cosiddetti poteri del vecchio
"pater familias" alla donna, e che se la sbrighi lei.
D'altra parte è ormai risolto il problema della sopravvivenza della specie grazie agli sviluppi della scienza con la "fecondazione in vitro- assistita-artificiale-banche del seme-ovuli congelati- maternità 
e paternità surrogate- e di ogni futuribile diavoleria della manipolazione genetica", tecniche sofisticate che infine dissolveranno l'obsoleta immagine di padre e madre.

La Comunità, in attesa dei futuri sviluppi, ha stilato il nuovo Codice di Comportamento che prevede:

1) Gli uomini sessualmente attivi devono indossare una cintura di castità rimovibile nei tempi modi e
    luoghi previsti dal regolamento qui allegato, e una celata sugli occhi.
    Una commissione composta di sole donne valuta e delibera circa la congruità del percorso di 
    rieducazione che gli uomini compiono nella Comunità.
2) Gli uomini sessualmente attivi "liberi", ma sempre dotati di cintura di castità, dovranno coabitare
    in edifici appositi in attesa di essere prescelti da donne interessate, le quali però deterranno sempre          la chiave della cintura; naturalmente questi uomini godranno di un trattamento privilegiato per la            cura del proprio corpo, circondati da agi e confortati da distrazioni esclusive.
3) Le donne potranno circolare liberamente senza sottostare a limiti riguardanti la propria libertà
    sessuale e di costume.
4) Le donne che avvertissero il desiderio di una rimpatriata con l'antico maschio, potranno accedere,
    nei modi previsti, ai centri residenziali di cui sopra per effettuare la scelta del maschio "usa e getta"
5) I Ministri di culto (di ogni culto) potranno esercitare la loro missione pubblica previa ablazione dei        "gioielli". 
6) La natalità (e quindi la sessualità) è regolata e protetta unicamente nell'interesse della Specie, della
    sua sopravvivenza, e la Comunità ne tutela sviluppo e felicità.
7) La Comunità rispetta le scelte sessuali dei cittadini: femmine, maschi omosessuali e transgender,
    ma nel rispetto dell'altrui libertà; è inflessibile e severissima nella repressione della pedofilia
8) Le donne potranno esprimere liberamente la propria affettività con le loro simili, con i propri                  cuccioli o quelli di cani e gatti.
9) E' vietata severamente ogni forma di conflittualità e rivendicazione di Genere, pregiudizievole per
    il mantenimento della pace sociale.

Questa normativa è formulata nell'interesse superiore della Comunità, del suo equilibrio, per una  serena convivenza, e al fine di estirpare negli uomini la mala pianta del Ginocidio.
Si ricorda che molte donne (ora gli uomini sono troppo depressi) hanno mostrato perplessità
circa il suddetto Codice: si teme infatti che esso sia troppo severo, che cioè, estirpato il Ginocidio,
si affermi l'Androcidio come nuova efferatezza.
A.Ferrin
modena, 17/7/2018

martedì 21 novembre 2023

PEDICURE

Ieri ho ricevuto Rossana, la Pedicure che ha controllato lo stato dei mie piedi; da tempo soffro di  problemi alle unghie: mi sembra sia molto professionale, e mi è stata più utile del Podologo laureato che si è fatto pagare profumatamente! Rossana è una persona interessata a molte cose, e con una  proprietà di linguaggio rara. E' sposata, ha tre figli maschi già laureati, è cristiana praticante non bigotta né papista, infine è No Vax. E' una donna informata e colta; mi ha colpito la sua opinione circa l'ultimo femminicidio della povera Giulia Cecchettin: non approva la canea dei   moralisti, e dice semplicemente che, avendo in casa quattro maschi, forse ha compreso la psicologia del maschio e comunque ritiene che problemi e patologie della coppia riguardino sia maschi che femmine. Io concordo. 

A.Ferrin                                                                                                                                                            Modena, 21/11/2023

lunedì 20 novembre 2023

FILIPPO TURETTA

 Come temevo, l'arresto di Filippo ha scatenato giustizieri e giustizialisti che hanno già sentenziato. Sul   banco degli accusati non solo Filippo, autore della follia omicida, ma tutto il genere maschile: vogliono   l'orco e fare giustizia sommaria, e invece io ribadisco che il problema è socio culturale e riguarda uomini   e donne; tutti abbiamo bisogno di "formazione continua" alla tolleranza e rispetto di genere, alla coltura   della gentilezza e dell'affettività. Se invece si cavalca l'onda manichea della contrapposizione tra i sessi   non vi sarà soluzione di continuità.

A. Ferrin                                                                                                                                                        Modena, 20/7/2023

domenica 19 novembre 2023

FILIPPO

Comunicano che Filippo Turetta, il presunto assassino di Giulia Cecchettin, è stato arrestato in Germania. Era in fuga da alcuni giorni dopo l'uccisione della fidanzata Giulia. Questo ennesimo femminicidio ha le caratteristiche dei molti che l'hanno preceduto: epilogo triste. prevedibile e temuto.

A. Ferrin                                                                                                                                                        Modena, 19/11/2023


GIULIA

Mentre completo il Post precedente, comunicano che è stato ritrovato il corpo di Giulia Cecchettin, l'universitaria scomparsa con l'ex fidanzato Filippo Turetta, il quale l'avrebbe costretta con la violenza a seguirlo. Altro che sindrome da pagina bianca! Sono costernato e molto triste per la fine di questa ventiduenne che era in procinto di completare il percorso di Laurea: si sono già scatenate le "tifoserie", da quelle che prendono posizioni più viscerali e moralistiche, a quelle più razionali e serene, o che almeno vogliono apparire tali. Ma io vedo una grande confusione: la morte di questa donna è di tale efferatezza che stordisce e sembra escludere ogni possibilità di comprensione. Ero a tavola con Annabella e Chiara quando la televisione ha dato la notizia, e subito abbiamo commentato. Si affronta l'argomento con le migliori intenzioni, ma è inevitabile compaiano divergenze dovute alle diverse sensibilità maschili e femminili. Tuttavia siamo tutti d'accordo che la causa fondamentale dei femminicidi (fenomeno che sembra inarrestabile), risieda nella mancanza di cultura nell'uomo ma anche nella donna, carenza di cultura circa la sfera sessuale e affettiva. A ogni femminicidio ci si scandalizza, ma non si è mai voluto inserire nelle materie scolastiche l'educazione sessuale, la fisiologia. la cultura di genere e la formazione all'affettività. Perché? Qui dovrebbero rispondere, assumendosi le rispettive responsabilità, i Cittadini, la Scuola e la Politica. Ma senza riserve mentali o tentativi di volgere in disputa ideologica un tema così importante. E questo riguarda le nuove generazioni, ma anche le  più mature. E infine senza ripetere l'errore di contrapporre maschi e femmine: il problema è culturale, e riguarda tutti indistintamente.

A. Ferrin                                                                                                                                                Modena, 18/11/2023

sabato 18 novembre 2023

PAGINA BIANCA

C'é nello scrittore la sindrome da "pagina bianca", un disturbo che conoscono i veri scrittori, perché dunque non dovrei incorrervi io? Mi accade in questo periodo: scrivo del più e del meno, avventurandomi anche in terreni poco conosciuti, ma lo faccio spinto da curiosità e spirito d'avventura, e pur consapevole che il Blog è l'unico spazio in cui mi è concesso esprimermi. I mezzi di comunicazione di massa sono preclusi a coloro che non siano funzionali e organici a consorterie e camarille di ogni genere e colore, o che comunque non siano stati capaci di farsi largo nella ressa di aspiranti, canditati, o questuanti alle porte della politica. Aggiungo che anche giornalisti e pubblicisti hanno un loro ALBO con il quale si sono attribuiti diritti esclusivi nella comunicazione delle opinioni. Allora ci si ritira in se stessi consolandosi con il solito: "nondum matura est!". In ogni caso, anche se la pagina bianca fatica a riempirsi, è meglio non desistere. D'altra parte, l'ansia da pagina bianca è dovuta anche a ragioni obiettive, quali la mancanza di informazioni importanti, carenza dovuta alla difficoltà di accedere ai centri nevralgici e cruciali dove nascono e si formano le notizie della cronaca sociale e politica. Ai comuni mortali non resta che affidarsi a una  comunicazione lacunosa o manipolata, e spesso fuorviante.  

 A. Ferrin                                                                                                                                            Modena, 18/11/2023  


sabato 11 novembre 2023

ABBAIA!?


 

Buk infine, stanco di fare il pupazzo, si fa sentire ma, essendo ancora cucciolo, l'abbaio e il ringhio sono appena accennati perché gli si strozzano in gola; gli riescono meglio i versetti ruffiani che vogliono intenerire per procacciarsi qualche bocconcino extra, è allora che il padrone cede volentieri. Sono consapevole che Buk ce la mette tutta per esprimersi, ma dobbiamo lavorare ancora molto per raggiungere un livello decente di comprensione reciproca.  D'altra parte io sono già contento quando egli si accoccola sulla poltrona e ronfa emettendo un sibilo leggiero.            E' uno spettacolo guardarlo immerso nel sonno, quasi bambino beato: è disteso sull'addome e quando il respiro è   più pesante le labbra cadenti vibrano, e sembra sognare se le zampe hanno scatti incontrollati.

A. Ferrin                                                                                                                                                                            Modena, 11/11/2023

venerdì 10 novembre 2023

ANCORA BUK

E' sempre lì che mi osserva mentre batto sulla tastiera e sembra dire: mah, cosa mai scriverà? Sono sempre le solite cose che nessuno leggerà, poiché tutti scrivono e nessuno legge. Il suo corpaccione pezzato ha la pettorina bianca, e le altre tonalità di terra gonfiano le pieghe come cascami di pelle; il nasone camuso umido e nero spicca impertinente come gli occhi che brillano. Gli manca solo la parola!

A. Ferrin                                                                                                                                                    Modena, 10/11/2023                         

giovedì 9 novembre 2023

EUCLIDE

Sono mattiniero e, come sempre, mi sono svegliato alle 7 in preda a un'insolita tensione benefica; dal lucernario un cielo solare inonda la camera invitandomi a lasciare il calduccio del letto e a preparare la  colazione. Mentre mi trastullo con le stoviglie seguo le prime notizie radio che dicono di EUCLIDE, il nuovo veicolo spaziale che grazie ai suoi "occhi" può catturare segnali lontani da noi anche dieci mila miliardi di anni luce! E rimanda a noi immagini che fanno intravedere nebulose, ammassi di stelle e galassie; in realtà alcune di esse (come quella del Cavallo) erano già state individuate, ma la definizione non risultava molto accurata. Adesso gli scienziati possiedono nuovi elementi di valutazione per le loro ricerche. E' più forte di me, sono affascinato dalla materia e, a fronte di certe notizie, trovo che sarebbe  normale non reggere all'emozione e quindi cadere in deliquio, e invece molti di noi sembra considerino il tutto semplice "progresso dell'Umanità", quasi non percepissero le implicazioni speculative di questo progresso che informa tutta la materia di cui siamo fatti, cioè la costruzione umana e l'umanesimo che abbiamo creato. Alla luce delle scoperte rivoluzionarie dell'ultimo Secolo, il progresso è vero progresso, o si tratta di un piccolo edificio costruito sulla sabbia nel nostro cortile? Dobbiamo risvegliarci dal sogno e dalle illusioni. In un Post precedente ho avanzato e azzardato l'ipotesi che una "intelligenza inconoscibile da noi" sia all'origine di tutto, e che per enne migliaia di anni ha osservato il nostro travaglio di piccoli esseri che al pari di ogni altro essere hanno semplicemente vissuto l'esperienza concessa dalla natura nelle condizioni necessarie allo scopo. In questo caso non vi sarebbe nulla di significativo nella nostra vita: cioè saremmo meri accidenti nell'ordine universale che non ci riguarda perché non possiamo penetrarlo. E pertanto le nostre guerre intestine, la conflittualità e la ferocia con cui giocherelliamo sono nulla nel disegno incommensurabile che ci determina: l'Intelligenza di cui sopra opera in una sfera per noi intangibile, E allora quale significato  hanno le nostre guerre, la nostra vita e la morte? Hanno senso? Qualcuno o qualcosa ha lanciato i dadi sul tavolo per divertimento? Meglio non pensarci.

A. Ferrin                                                                                                                                                Modena, 9/11/2023 

lunedì 6 novembre 2023

BUK

 Ljudmila mi ha donato un cucciolo di Boxer: l'ho incrociata fuori dal suo bar e le ho chiesto dove fosse diretta, e lei, trafelata ma sorridente: vado a prendere il cucciolo che mi hanno promesso, e io per scherzo: ne porti uno anche a me ? Nel bar, mentre sorbisco il caffè scambio i soliti convenevoli con Daniele,  lei sopraggiunge con il cagnolino fra le mani e me lo porge; che sorpresa un cucciolo in regalo! Amo i cani, ne ho avuti alcuni perché mio padre era amante della caccia poi, al mio primo matrimonio, ho cercato invano di adottare un Bassotto ben sapendo che avrei fatto felici i nostri bambini, ma mia moglie non volle saperne di tenerlo e così, mio malgrado, lo riportai al canile. In seguito non volle per casa neanche il marito!  Ora, dopo due matrimoni seguiti da divorzio, vivo da solo in un sottotetto piccolo ma confortevole, e la novità del cucciolo che entra nella vita di un "diversamente giovane" trasmette allegria e serenità; il cucciolo è senza nome ma provvedo subito chiamandolo Buk. Organizzo la giornata in funzione di Buk e delle sue esigenze, ma non dimentico che così coltivo anche il mio benessere: al minimo segnale di sua irrequietezza, lo conduco nel giardino dove espleta il suo bisogno e mi guarda con gratitudine, poi mi guida al "tour degli odori" dove sono le tracce della sua tribù, tracce che indaga e soppesa con tale scrupolo, per noi umani degno di miglior causa. Nel percorso vuole sostare alla vetrina del "Paradiso del Pet" dove molti cani guidano i padroni e a volte fanno le bizze come i bambini quando si impuntano con i genitori ( l'etologia afferma che l'intelligenza del cane equivale a quella di un cucciolo di uomo). Ma oggi non è giorno e riprendiamo il cammino. La convivenza con Buk è accettabile: ha capito che non può spaparanzarsi nel mio letto e si accuccia nella cesta imbottita dove russa più di me, mugola quando vuole richiamare la mia attenzione e scodinzola soddisfatto quando mi avvicino all'uscio; tra noi c'é intesa. Senza parole, ci si può intendere bene anche con un cane, il quale è sì un essere gregario e devoto all'uomo ma non è stupido, e possiede ciò che spesso latita in noi: la capacità del donare gratuito e disinteressato.

P.S.

Ljudmila mi ha donato un piccolo Boxer di pannolenci che ho accolto come fosse vero: è sul mio scrittoio e mi osserva: è senz'altro un surrogato del cane agognato, ma è quanto basta.

A. Ferrin modena, 6/11/2023