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Molti intellettuali, soprattutto scrittori e giornalisti, si sono rivelati esegeti dei Vangeli e della figura del Cristo. Il fenomeno è edificante, ma ho l'impressione che il loro commento esprima di più il desiderio di schierarsi con la moda corrente dei "laici credenti", moda che poco ci azzecca con la Fede, e non mostra una reale vicinanza al Cristianesimo. Insomma sembra vogliano salire sul pulpito per darci la loro versione. E infatti non c'è personaggio pubblico che, investito di potere, non cerchi di impartire la sua visione del mondo. e quindi indottrinarci.
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Il fenomeno è presente in ogni ambito: l'Attore Luca Marinelli, che interpreta Mussolini nell'opera TV tratta dal libro di Scurati sul fascismo e la Dittatura del Ventennio, dichiara che durante la lavorazione ha capito che il Duce non era sincero, che cioè ha sempre recitato! Che presunzione! E Marinelli sa cosa ha recitato? E' un mio modesto parere: non possiamo (non dovremmo) farci irretire dalle infinite versioni dei testi originali da esegeti improvvisati. Ormai non c'é limite alla volgarità di chi deturpa e violenta i testi classici. Perché lo fanno? La risposta più semplice è che non sanno produrne di nuovi e originali, che è più semplice saccheggiare quelli esistenti. In ogni caso, di questo passo non si salvano Dante ne Shakespeare: gli ultimi arrivati oseranno mettere mano ai loro capolavori!
Modena, 6/1/2025
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