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libreria di zurau

mercoledì 3 dicembre 2025

E' LUI!

Mi ha individuato da lontano e si è aperta a un sorriso smagliante a 36 denti! Ho guardato alle mie spalle perché non pensavo di esserne il destinatario. Sempre sorridente si è avvicinata: come stai? E io, bene. E lei, dove vai? E io, a casa; e lei di rimando, andiamo a sederci al bar? No, devo andare, e sbirciavo nella carrozzina dove un neonato dormiva beato. E ancora lei incalzante, dai vieni a sederti che parliamo. Al mio diniego ripetuto lei ammicca indicando il piccolino e mi chiede di offrirle qualcosa per il latte. Io, non so perché, le porgo una banconota da 10, lei dice che non basta ma la prende. Io non posso darle di più, e proseguo per la mia strada. Sono stato gentile e generoso ma non la conosco; lei si è avvicinata così decisa e affabile che ha demolito ogni mia resistenza. Si è forse diffusa la voce dell'anziano (io?) che elargisce la magra pensione ai truffatori in agguato agli sportelli del Bancomat, e alle madri in ansia per i loro lattanti? Infatti sono reduce dal furto con  destrezza della tessera Bancomat con cui i ladri mi hanno ripulito di c.a.4000 Euro. Ancora oggi, dopo tre giorni dal fatto, non ho recuperato del tutto la serenità. Non si è trattato di violenza fisica, ma questa non la considero meno grave di altre che lasciano segni visibili. Leggo molto della delinquenza dilagante nelle Città, ma quando essa entra nel tuo giardino, allora tocchi con mano che siamo dentro fino al collo in un mare di disperazione e infelicità. E' la prima volta che mi accade una cosa di questa gravità. In passato avevo subito due effrazioni in due diversi appartamenti, con danni agli infissi e scarsa refurtiva, ma con il lascito di disordine e desolazione procurati dai ladri. Altra cosa invece fu il primo raggiro di cui sono stato oggetto a Napoli. Ero risultato Primo nel corso di Marconista, e per ciò premiato con la Licenza Premio di 10gg più viaggio, e così mi avviai alla stazione Garibaldi dove prendere il treno per Ferrara. In prossimità della Stazione mi avvicina un uomo di 40 anni circa, male in arnese, che implora per i suoi figli che fatica a sfamare, e mi offre un orologio di cui decanta i pregi e chiede solo 5000 delle vecchie lire. Nel Febbraio 64 ero militare e il soldo giornaliero era di 150 lire, e se avevo in tasca qualche lira lo dovevo ai miei che me ne inviavano. Infine ho ceduto all'insistenza dell'uomo che era in condizioni pietose, e presi il treno. Giunto in famiglia a Ferrara , felice e contento mostrai l'orologio che invano cercammo di vedere funzionare, e infine, aperta la cassa, questa era "svuotata", priva dei suoi congegni!  Ricordo che abbiamo riso del mio affare concluso in quel di Napoli.

Modena, 3/12/2025

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