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libreria di zurau

lunedì 29 gennaio 2018

A Ritroso nel tempo

                                                         A RITROSO NEL TEMPO



Mercato dell'antiquariato o, per meglio dire delle "cose vecchie"; infatti è azzardato definire oggetti di antiquariato tutto ciò che è materiale di risulta proveniente da case abbandonate o demolite, oggetti di famiglie estinte rifiutati anche dai rigattieri, e solo raramente si rinvengono pezzi pregiati, se non preziosi; tuttavia la Piazza è piena di bancarelle zeppe della più varia paccottiglia nonché di accessori d'arredamento: comodini, specchiere, scrittoi corredati da tutto il necessario per sedersi e, alla luce di
candele o lucerne, immaginarsi studiosi immersi nello studio.
E' impossibile elencare tutto, ma osservare la merce esposta, toccare e scrutarne le fattezze regala
piccole emozioni e la consapevolezza del percorso compiuto nella loro breve o lunga vita.
Nello stesso tempo, aiutati dalla memoria, dalla tradizione a dalla conoscenza della storia, si fruisce
di preziosi e curiose informazioni, e allora chi, come me, ha una certa età è avvantaggiato: infatti
riconosce la canna di bachelite o legno con il pennino, e il calamaio con il quadernetto dell'infanzia, i giocattoli poveri e ingenui che lo facevano felice.
Può sfogliare i libricini che in passato a fatica entravano nelle case, sono sdruciti e quasi sfasciati, ma
contengono la dedica del donatore, forse una madre o un padre, hanno le orecchie come
segnalibro, e le dediche sono semplici con una grafia spesso perfetta (un tempo la Calligrafia era un
esercizio d'obbligo nelle scuole), ed è inevitabile che il pensiero vada ai loro antichi padroni, alle loro vite, si maneggiano i loro oggetti di uso quotidiano quasi fossero reliquie, e in realtà lo sono: sono
depositari e testimonianza di molte vite e memorie.
Muoversi lentamente tra i banchi, con mercanti in paziente attesa e dall'aspetto trasandato (li ho
sempre visti cosi), assistere al loro astuto mercanteggiare sul prezzo, ai dubbi e perplessità del visitatore, tutto è uno spettacolo, e infine questa esplorazione diventa un'indagine storico-sociale che
affascina.
Quindi, al calare del sole, la merce è raccolta e stipata in capaci casse di legno che saranno caricate sui furgoni in sosta nelle vicinanze e trasferita in un'altra Piazza della Regione o d'Italia.
Antonio Ferrin
modena, 29/01/2018


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