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libreria di zurau

giovedì 28 giugno 2018

28 Giugno 1968

                                                             





28 giugno 1968   / 28 giugno 2018

Si annuncia una bella giornata di giugno, il cielo è limpido: i monti che contengono la valle si stagliano nette nell'azzurro.
Credo di essere qui a Premosello Chiovenda dalle 6, e non ricordo come abbia fatto ad arrivarci perché sono a 20 km da Domo e non ricordo di possedere la macchina.
Nella Clinica, dove il dottor Einaudi ha fatto nascere, (e lo fa tutt'ora), molti dei bambini della Valle, attendo nell'astanteria la nascita del primo figlio; il dottor Einaudi è un'istituzione da queste parti, per la professionalità e umanità dimostrate da lungo tempo.
Renata è ancora alle prese col travaglio, ma è questione di poco, e infatti una suora mi si avvicina e comunica che è nato il bambino, che mamma e figlio stanno bene, e che presto me lo faranno vedere.
Quindi altri 30 minuti di attesa, e dalla degenza un'infermiera spinge nella mia direzione una piccola culla per neonati, e da 6/7 metri scorgo un panneggio bianco in cui spicca solamente una testolina con capelli neri e bagnati, il viso è arrossato e quasi tumefatto, evidenti esiti del parto.
Si avvicina anche il dottore Einaudi per confermarmi che tutto è andato bene, che Renata e il bambino, subito chiamato Maurizio, stanno bene; infine posso avvicinarmi a Renata che già mostra la bellezza della puerpera.
Sono indescrivibili le emozioni provate davanti a quel batuffolo minuto, che ha gli occhi scuri e sgranati nel viso appuntito, sembra mi osservi e non piange.
Non ci si può assuefare a questi eventi : infatti le stesse emozioni avvertirò alla nascita di Annabella e Chiara, e come potrebbe essere altrimenti? Ogni nascita ha del clamoroso, se non del miracoloso, e noi umani, anche se non rappresentiamo l'eccezione nel processo naturale della riproduzione della vita, tuttavia diamo tutto per scontato, forse siamo incapaci di stupirci.


A.Ferrin
modena,28 giugno 2018

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