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libreria di zurau
mercoledì 29 gennaio 2020
ANTISEMITISMO
Tutto inizia con la conquista di Gerusalemme e la distruzione del Tempio a opera dei Romani.
Da allora prende l'avvio la diaspora del popolo ebraico errante in Europa e Medio Oriente da circa
2000 anni: sono stati perseguitati e ghettizzati in quanto minoranza con una forte identità culturale,
riottosa verso ogni tentativo di assimilazione, orgogliosa della propria unicità in quanto depositari
della vera fede (a loro dire), il Dio del Vecchio Testamento.
Ma erano accusati di usura, tenevano banchi di pegno con i quali l'ebreo si arricchiva e il cristiano impoveriva.
E' il problema di tutte le minoranze: hanno sempre vita difficile perché, mentre legittimamente
difendono la loro peculiarità religiosa o ideologica, nello stesso tempo si estraniano dalla società di appartenenza che vede la loro "diversità" con sospetto, e perciò mal tollerata.
D'altra parte la Roma imperiale li aveva dispersi perché erano ribelli al loro dominio e alla religione pagana, ma poi è subentrata la Chiesa Cattolica (e anche la cristianità protestante) ad additarli come
Deicidi (uccisori di Gesù), e poco conta che solo da pochi anni la Chiesa dichiari la solidarietà verso il Popolo ebraico (da notare che in Italia i Ghetti, nello Stato della Chiesa, sono stati chiusi solamente con l'Unità d'Italia!)
Queste sono alcune cause storiche della nascita dell'antisemitismo diffuso in Europa da secoli.
Aggiungo che il ventesimo secolo ha conosciuto l'immane Shoah con l'uccisione di 6 milioni di Ebrei
da parte del nazismo, e questa tragedia ha fatto sì che quel popolo ottenesse dagli Alleati vincitori
della Seconda Guerra Mondiale, un "risarcimento morale" con la facoltà di creare un proprio Stato,
Israele.
Senonché questo risarcimento è stato praticato sulla pelle di altre genti più povere e deboli, gli Arabi
della Palestina e del Medio Oriente; da decenni Israele, economicamente e militarmente più forte,
occupa buona parte della Cisgiordania, colonizzandola, ostacolando nei fatti la nascita di una Nazione Palestinese indipendente.
Ciò avviene all'ombra della potenza USA, con la protezione della potente e influente comunità degli
Ebrei americani e del mondo.
E' di ieri l'ultima proposta americana di pace tra Ebrei e Palestinesi, proposta che conferma ancora una volta la parzialità degli USA: è una proposta diretta a un popolo evidentemente più debole, gli
Usa propongono ai Palestinesi di accettare come fatto compiuto la presenza delle colonie ebraiche in Cisgiordania, per cui l'eventuale Stato Palestinese non avrebbe continuità territoriale, Israele avrebbe
Gerusalemme come capitale, e agli Arabi sarebbero destinati alcuni quartieri della vecchia Città.
Tutto ciò nei giorni in cui si celebra il "giorno della memoria" del genocidio degli Ebrei, con un
martellamento di testi e documenti ripetuti all'infinito, e nei quali è assente ogni ricordo di popoli
che hanno subito e subiscono tutt'ora persecuzioni e stermini di massa.
Bontà loro, in questi giorni hanno trasmesso un ottimo documento storico circa il trattamento subito
dai 700 mila militari italiani internati in Germania, militari che dopo l'otto settembre (armistizio e cambio di campo dell'Italia, e "tradimento" secondo i tedeschi), avevano rifiutato di lottare a fianco delle armate tedesche, o di rientrare in Italia per combattere i partigiani, i soldati italiani e gli alleati
che già dilagavano in Italia
La resistenza dei nostri soldati si è rivelata importante perché ha sottratto forze combattenti e mezzi alle forze nazifasciste. N.B. Dei nostri militari internati in Germania, ne morirono circa 50000.
modena, 29/1/2020
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