(sogno) |
diretto al Centro della Metropoli; seduto sulla panchina osservo i nuovi tram di Milano che sferragliano nell'ampia
piazza, in fondo scorgo l'agglomerato di case grigie dove il mezzo pubblico penetra in quartieri di palazzi e
chiese imponenti: cerco una chiesa che faccia al caso mio, dove ci sia un prete capace di ascoltare.
Sono lontano da casa e voglio eclissarmi per non farvi ritorno: ora percepisco che ho lasciato la casa di mia
volontà, voglio allontanarmi da tutto e da tutti.
l tragitto verso la città estense è impervio ma infine, quasi per incanto, ecco apparire le immagini metafisiche
della Ferrara rinascimentale, e di seguito la facciata romanico-gotica della sua Cattedrale, ricca di fregi e simboli che
ricordano l'arte scultorea medioevale di Wiligelmo, con il tipico bestiario che figura anche nei bassorilievi del Duomo
modenese.
Ma questa facciata è quasi un sipario dipinto che introduce all'edificio più recente di fattura settecentesca e barocca,
frutto della ristrutturazione del '700.
Entro nella navata centrale: è altissima e inondata da mille luci di lampadari sospesi, così come le due navate
laterali; le volte delle cupole e le pareti sono dipinte con soggetti religiosi, e il perimetro è occupato da altari votivi
sormontati da opere d'arte.
Dopo l'ingresso, sulla destra, è l'Altare dedicato alla Madonna delle Grazie, con San Giorgio Patrona di Ferrara: è
l'Altare più importante, secondo solo a quello Maggiore; a un'inginocchiatoio noto lei in raccoglimento, il capo velato
di bianco.
Dirimpetto al maestoso portale d'ingresso è l'Abside occupata dal sontuoso Altare Maggiore, e sul retro il grande
emiciclo con gli scranni lignei del coro, il tutto sormontato da giganteschi organi pensili a canne con le relative
cantorie, la cupola sovrastante è affrescata con un Giudizio Universale che richiama quello Michelangiolesco.
L'atmosfera è satura di fumi d'incenso sparsi dai chierici con l'incessante dondolio dei turiboli, mentre le note degli
organi si rincorrono ed echeggiano nelle navate; in prossimità della balaustra che delimita l'Abside c'è una grande
folla che preme e sembra non avere vie d'uscita, ma forse sono più attratti da alcuni grandi espositori di merci in
vendita, e banchi che offrono articoli religiosi. E' una chiesa mercato?
Nei mastodontici pilastri portanti della Cattedrale vi sono inserti di calcestruzzo perché tutto l'edificio mostra un
equilibrio precario.
Si odono voci concitate e strilli di venditori che offrono pentolame e cibo di strada: lo spazio dell'Altare Maggiore è
deserto, senza celebranti e accoliti, il Seggio vescovile è parato a festa ma vuoto, né il clero è schierato sui banchi.
Il clamore sale di intensità, fra cupe note d'organo, vocio e schiamazzi diffusi.
modena, 05/1/2020
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