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libreria di zurau
giovedì 2 aprile 2020
INCORREGGIBILI
Si moltiplicano le esortazioni a "serrare le file" per fare fronte al pericolo che incombe, nonché gli appelli alla generosità, all'altruismo per l'umanità che soffre e cade in tempo di pandemia, inviti seguiti da gesti concreti di solidarietà che la comunicazione giustamente segnala.
Ma si notano anche segnali inquietanti; abbiamo detto, scritto e pensato di tutto: il Coronavirus ci
renderà più buoni, ci cambierà in meglio obbligandoci a ripensare il nostro modus vivendi, ossia ad abbandonare i modelli proposti (e imposti) da un'economia basata sulla crescita continua e sul consumismo più sfrenato.
Ma l'uomo è portato al facile entusiasmo dei buoni sentimenti che però si rivelano presto fuochi di paglia, e infatti fanno capolino i particolarismi e le nostre miserie a ricordarci i limiti di animali
senzienti quali siamo, ma anche poco saggi, e quindi si addita "l'altro" e ci si chiude a riccio nel proprio fortino munito di tutte le nostre buone ragioni.
Tutto ciò è umano, molto umano: spero non si tratti della tragica regressione a una umanità più primitiva in cui l'aggressività si liberi con tutta le sue capacità distruttive.
Tuttavia, penso e spero che questa pandemia sia solo una delle tappe nella lotta che l'umanità sostiene da sempre per la sopravvivenza della Specie.
A.Ferrin
modena, 2/4/2020
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