SCRIBERE

SCRIBERE
libreria di zurau

sabato 30 dicembre 2023

ARETHA

 Aretha Franklin, "regina del Soul", cantautrice e pianista, ieri sera ho guardato il film biografico della sua vita. La pellicola, ammesso che fosse necessario, racconta la grandezza di questa artista che emoziona con la sua voce e spicca tra gli artisti neri statunitensi. D'altra parte il popolo dei neri ex schiavi è stato il terreno di coltura e nascita del Gospel, del Jazz e Soul producendo artisti neri ma anche bianchi. Mi ha impressionato la vicenda umana di Aretha, molto simile a quella di molti artisti accomunati dallo stesso destino. Lei, figlia di un Pastore, era nata in una famiglia borghese, e quindi non in un sobborgo di emarginati; il padre pensava di indirizzarla principalmente al Gospel ma lei, spirito libero, spaziò tra i generi, diventò cantautrice e appunto regina del Soul. Tuttavia sembra che molti artisti paghino il prezzo del loro successo con la discesa o la frequenza dei più oscuri paesaggi della vita, e che questa esperienza sia necessaria quale terreno fertile per la loro creatività.

Modena, 30/12/2023

LA PALAFITTA

Me ne vado festinante giù per la discesa al mare, che laggiù è una linea azzurra confusa con il cielo di cobalto. Siamo tutti in tenuta da spiaggia; con la pasta asciutta e la frittata nella cesta, saremo presto nello stabilimento sospeso su palafitte. Per noi è un'avventura: al riparo nella cabina riservata ci cambiamo e poi attraverso la botola scendiamo nell'acqua tra i pali verdi di alghe e lo sciabordio del moto ondoso. Ricordo la gioia dei giochi d'acqua, non il volto di mamma e delle sorelle e non di papà che è al lavoro, e invece sì quello di Pierino, il cugino da poco tempo orfano e da noi coinvolto nel gioco. Ho ancora nelle narici la salsedine portata dal vento di scirocco, la superficie del mare luccica di stelle, e l'aria è piena di richiami di bimbi: solo gli adulti sono distesi come iguane al sole. 

Modena, 29/12/2023 

mercoledì 27 dicembre 2023

LA RETE

Sono reduce da una delle avventure in cui noi Cittadini incorriamo quando cadiamo nella rete della burocrazia, la quale burocrazia non ci dimentica e perciò rende sempre più arduo il percorso a ostacoli che dobbiamo fare per essere "bravi cittadini". D'altra parte, i piccoli gnomi comandati dal Potere alla gestione del gregge cosa possono fare se non obbedire infliggendoci le torture più sofisticate? Aggiungo che spesso gli gnomi si prendono troppo sul serio e si gonfiano di boria; se poi alle pastoie burocratiche aggiungiamo espedienti levantini che infoltiscono il garbuglio rendendolo inestricabile, come condannare il Cittadino che cerchi di liberarsene?

Modena, 28/12/2023                                                                                                                                                  

martedì 26 dicembre 2023

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

 Intelligenza artificiale, boh? E' già problematico incontrare intelligenza naturale, come si può creare   artificialmente? Ovviamente non si parla di intelligenza pronta all'uso, e infatti sarebbe troppo bello e   facile, ma piuttosto di sistemi e meccanismi sempre più complessi che ormai da tempo sono entrati nella     quotidianità, e con i quali abbiamo dovuto, e dobbiamo familiarizzare; è un apprendistato continuo   e   anche faticoso perché, entrando in relazione con sistemi complessi e le relative applicazioni   tecnologiche, possiamo essere colti da straniamento o sentirci inadeguati. E' anche vero che tutto ciò è   parte della più vasta competizione che a livello planetario contrappone i diversi sistemi economici e   sociali, competizione dei cui effetti collaterali è vittima incolpevole la gente comune. Siamo partecipi,   più o meno consapevolmente della storia evolutiva(?)della terra e dell'Umanità.

A. Ferrin                                                                                                                                                    Modena, 26/12/2023  

VOGLIO TORNARE BAMBINO

E' un desiderio puerile: non possiamo andare a ritroso all'infanzia, ma è un grido che sgorga silente da  ogni adulto che però si vergogna di confessare. Tuttavia è già importante che questo desiderio appaia  ogni qualvolta è acuta la nostalgia del tempo felice, di quando vivere era felicità pura, e tutto il resto  non esisteva. Si viveva l'attimo come dono gratuito e, senza esserne consapevoli, con la certezza che  mai avrebbe avuto fine: non potevamo sapere che crescere comportasse la perdita dell'innocenza e delle illusioni, quindi dovere affrontare una lotta senza quartiere. E' l'antivigilia di Natale e, forse mi ripeto, l'atmosfera non è più quella di molti anni fa, ma operano i ricordi sedimentati nella memoria collettiva. Dunque a piedi vado in centro città dove le luminarie sono ancora spente, anche perché si gode di una vera estate di San Martino! Ma l'atmosfera riluce del sorriso dei bimbi, dell'accondiscendenza degli adulti, e dell'eccitazione dei cani che godono di una speciale franchigia. Le feste canoniche sono da salvaguardare se non altro per le occasioni di distrazione che offrono al popolo obbligato alla stanga senza soluzione di continuità. Mi faccio largo fra i pedoni che affollano marciapiedi e strade libere dai mezzi di trasporto, poi penetro nel mercatino di hobbisti e artisti dilettanti: è sorprendente scoprire quanto i Cittadini, liberi dai lacci del potere e della burocrazia, mostrino inventiva e creatività. Si respira l'aria di festa (non per il Natale). C'é un non so che di inspiegabile, di un qualcosa che nessuno saprebbe descrivere, ma c'é; si è felici di strusciarsi, di fondersi, ammiccare e dialogare, insomma si regredisce (proprio non tutti) allo stadio infantile.  Ho acquistato alcuni cartoncini augurali acquarellati da una signora che li espone: con poche e sapienti pennellate riproduce fiori con colori pastello molto delicati. Decido di allontanarmi dal Mercatino per sfuggire alle lusinghe, ma anche perché mi arrovello in un pensiero molesto: questo spettacolo di serenità e gioia diffuse lo assimilo a un grande velario o un sipario dipinto che nasconde la realtà, quella vera.

Modena, 26/12/2023                                                                                                                                             

giovedì 14 dicembre 2023

DOPO GLI OTTANTA...

 "Dopo gli ottanta sono tutti regalati", oppure, a proposito di rottamazione, "anche molti pazienti dovrebbero essere "rottamati": sono due espressioni sfuggite a due medici.  Non posso sapere cosa ne penserebbe un Ippocrate redivivo, ma suppongo che ne sarebbe scandalizzato: ai suoi tempi la medicina godeva di un'aura magica mentre oggi, con tutto il progresso scientifico acquisito, è vilipesa e umiliata. In ogni caso questi episodi sono indicativi dell'atmosfera che si respira nella sanità italiana dove i medici sembrano meno motivati alla cura del prossimo, e quasi immemori del famoso giuramento. O forse, come noi tutti, sono fiaccati dalla pandemia Covid quando erano portati in trionfo. Ora sono in riserva e centellinano le energie: io temo una deriva economicista e mercatistica che investe non solo i medici, una deriva dove non vi è posto per il dovere e l'ideale, ma piuttosto la scelta che, nel supposto interesse della collettività, preveda una radicale selezione nella popolazione basata sul censo e sul potere economico. In altri termini una realtà già teorizzata e prevista dall'ideologia nazista! D'altra parte penso che vi siano già segnali in questa direzione: l'eutanasia praticata in maniera subdola e surrettizia; non è forse eutanasia consentire che alcuni milioni di cittadini muoiano perché impossibilitati ad accedere alle migliori condizioni di vita e di cure? E chi determina tutto ciò se non i centri di potere delle classi dirigenti dell'economia e della finanza?  

Modena, 15/12/2023                                                                                                                                                        

domenica 10 dicembre 2023

81 ANNI

Ieri, quasi incredulo, ho compiuto 81 anni; come sempre, ho festeggiato in sobrietà con i miei figli, in presenza e da remoto, con alcune telefonate di amici, e Paola che è arrivata per il caffè. Niente di trascendentale, una giornata serena allietata da un sole primaverile che ha riscaldato l'ambiente. Così mi ritrovo davanti allo schermo del p.c., e cerco di ricavarne qualche cosa di interessante; tutto è silenzio, ho fatto i miei "due passi" qui intorno e ora osservo Buk che a sua volta mi fissa con aria perplessa. Forse è in attesa che io me ne accorga e gli presti attenzione, ma io, assorto nei miei pensieri, scruto la tastiera per sceglier il tasto da pigiare. Buk tace e forse rimugina la reazione più adeguata alla mia incuria. Ieri, giornata della leggerezza, la compagnia mi ha distolto dalle solite elucubrazioni ma, passata la festa, voglio dedicare un pensiero al mio compleanno. Ho sempre detto che non temo la morte; d'altra parte Lei giungerà come sempre inattesa e incurante della nostra opinione, e lo stesso filosofo assicura che noi non percepiamo di "morire", che cioè non "sentiamo" la "nostra" morte, ma perché? E' l'ultima cosa a cui pensiamo anche se in preda all'affabulazione del morente: non è possibile (diciamo a noi stessi) che tocchi anche a me! Eppure gli antichi greci avevano già svelato che "uomo" viene da "brotòs", il mortale. Ma qui voglio accennare alla solitudine, la condizione a me non congeniale, stato che ho sempre vissuto con disagio, e infatti ho deciso di ripetere l'esperienza matrimoniale per soddisfare il desiderio della mia compagna ma pure la mia voglia di famiglia e vita di coppia. Si fa un gran parlare di patriarcato e di ginecidi: il maschio non gode di buona stampa, ma i miei anni (81) sono un discreto punto di osservazione per valutare quale e quanta strada sia stata fatta nel rapporto fra i sessi e nel costume sociale. Penso che negli ultimi 60 anni si sia prodotta una vera "mutazione antropologica" sia nei maschi che nelle femmine: i tratti femminili sono aumentati negli uni e i tratti maschili nelle altre, quasi segnali di omologazione con esiti imprevedibili nel lungo termine, ma che già oggi modificano i comportamenti di donne e uomini, con buona pace del "politicamente corretto", di codini e moralisti.

Modena, 10/12/2023                                                                                                                                                      

PERCHE' ANCORA, COME SEMPRE?

Gli U.S.A. , con il loro ennesimo veto hanno bloccato la risoluzione ONU che ordinava il "cessate il fuoco"  nella striscia di GAZA. Mentre le masse, per ignoranza o stupidità, sono assenti e indifferenti, il Potere che domina la Terra ci conduce a suo piacimento, costringendoci a belare docili. Adesso vogliono farci credere che i bombardamenti sono causati dal "7 ottobre" di Hamas che ha sì provocato 1300 morti ebrei (sempre troppi), a fronte però a tutt'oggi di circa 20000 palestinesi caduti in un panorama di distruzioni e crisi umanitaria ( non si tratta di congetture mie ma del Segretario ONU). Israele applica la legge del taglione, di biblica memoria, dove non è prevista pietà ma solo vendetta. In realtà lo Stato israeliano ha colto la palla al balzo per infierire sui palestinesi, per minarne la resistenza e volontà di lottare per la propria indipendenza. Questo il loro "modus operandi". Ma attenzione, non dobbiamo insistere più del necessario nella critica a Israele perché siamo sempre esposti all'accusa di essere anti semiti!                 

Modena, 10/12/2023

giovedì 7 dicembre 2023

"Honny soit qui mal y pense"

 Utilizzo il famoso ammonimento dell'Ordine della Giarrettiera per salvarmi l'anima; "mala tempora   currunt", e bisogna essere attenti e prudenti per non incorrere in una pubblica opinione liberticida e   forcaiola, sì, perché di questi tempi vi è sempre meno certezza del Diritto e della Democrazia. Penso a   quanto è accaduto per il ginecidio di Giulia Cecchettin: sono mancate solo le OLA durante il funerale,   e suo padre Gino non ha resistito al fascino del microfono declamando un'omelia pedagogica rivolta "urbi et orbi", una sorta di predicozzo anche stucchevole: perché non ha capito che il suo silenzio   sarebbe stato oro puro? Cerco di calibrare le parole ma è impossibile perché tutto congiura contro il   desiderio di essere equilibrati e benpensanti. Questa sera la Senatrice Segre presenzierà alla prima   della Scala: è reato di lesa maestà auspicare che infine abbia termine il presenzialismo, dopo 80 anni,   di quanti sono reduci dai Campi di sterminio nazisti? Oppure è reato scandalizzarsi del fatto che Biden   decida di stanziare miliardi di dollari per sostenere i bombardamenti di Israele contro bambini e civili   Palestinesi? Ancora oggi vogliono far passare Israele debole e in balìa degli arabi, e invece è una vera   potenza regionale, nonché punta avanzata dell'ebraismo statunitense e mondiale. 

 Modena, 7/12/2023

mercoledì 6 dicembre 2023

DAL DOTTORE

 In realtà è una dottoressa che da quasi due mesi non riesco a incontrare di persona: è troppo impegnata   (deve assistere c.a. 2000 pazienti) e riconosco che non è cosa semplice. Oggi mi sono recato in     ambulatorio perché un farmaco importante sta finendo e l'impiegata (bontà sua) riesce a procurarmi la   ricetta necessaria. Nell'astanteria osservo e ascolto i pazienti in attesa che, opportunamente mascherati,   gareggiano nel racconto dei loro malanni piccoli e grandi. Le donne sono più disinibite e loquaci, e così   riescono a intrattenere l'uditorio più a lungo dei maschi che sembrano amebe. Ma io non sono un'ameba.   Le donne più ciarliere parlano dell'incontinenza femminile e allora io: non vi crucciate, noi maschietti   siamo dotati della prostata che ci procura gli stessi problemi. E lei: eh caro signore lei non sa quanti ne   abbiamo noi! Ha voluto la palma?!

Modena, 6/12/2023                                                                                                                                                          

ARRU

Questa mattina ho assistito a una scena inconsueta. Alla confluenza di Corso Vittorio Veneto con la Via Emilia, nell'angolo del Palazzo dei Musei, una giovane donna è circondata da uno stormo di piccioni (o colombi?) ingolositi dalla granaglia che lei sparge. Poi fruga il gruppo dove, individuato un volatile in difficoltà, lo afferra delicatamente, lo esamina con scrupolo e somministra nel suo becco alcune gocce con il dosatore. Al mio sguardo stupito afferma che lei, immigrata romena, se ne prende cura sfamandoli e curandoli. La donna è assistita da un servente, forse amico o compagno, che la segue in bicicletta, infine abbevera l'uccello all'attigua fontanella e poi lo libera senza indugio.                                                                          Nell'Ufficio Postale per la spedizione di un plico, incontro fortuito con una giovane studentessa Kazaka che nella nostra Università frequenta la Facoltà in Inglese. Non perdo l'occasione per farle molte domande (sono più curioso di una Bertuccia!). Lei è minuta, i tratti del viso orientali, molto gentile e soddisfa alcune mie curiosità. Il Kazakistan è una delle ex repubbliche centro asiatiche di quella che fu Unione Sovietica, è un Paese immenso con soli 20 milioni di abitanti e vi si parlano il Kazako (kazako vuol dire libero e vagabondo) e il Russo, l'alfabeto cirillico lo stanno sostituendo con quello latino. Il Paese è ricco di petrolio, e dopo la dissoluzione dell'Impero comunista, con l'indipendenza ha trovato la prosperità. Il nome della ragazza è ARRU, che significa "bellezza", e guarda caso lei è molto bella. La giornata di inverno incipiente è soleggiata, e la circostanza regala leggerezza e buon umore, e anzi sono felice perché queste piccole esperienze mostrano che noi umani siamo capaci di gentilezza e delicatezza, e non solo di brutalità (penso ai fatti di Palestina)

Modena, 6/12/2023

martedì 5 dicembre 2023

VITTIME & VITTIME

 Sono un uomo ingenuo, forse ignaro di come va il mondo, e pertanto può darsi che io non abbia capito   un'acca di ciò che è accaduto in Medioriente dal 1948 ai nostri giorni, ma vi sono punti fermi dai quali   non si può prescindere. Lo Stato di Israele è nato grazie alla munificenza dei colonialisti inglesi che   hanno dato loro terre sottratte agli arabi: le lamentazioni degli ebrei, vittime dell'olocausto, hanno   sortito risultati che non hanno pari per altre popolazioni della terra altrettanto infelici. Perché gli   Inglesi  non hanno concesso agli ebrei un pezzo delle loro isole? E' troppo facile essere generosi   donando quanto non   ci appartiene! La prepotenza degli imperialisti ha creato le condizioni della   perdurante infelicità del   popolo palestinese, popolo senza pace e senza terra. Gli ebrei hanno avuto il   loro risarcimento per i torti   subiti, i palestinesi invece no. D'altra parte è possibile che io non riesca   ad accettare il "principio di realtà", che cioè i fatti, in quanto tali, sono ineludibili anche se determinati   dalla forza e dalla prepotenza dei poteri dominanti. 

A. Ferrin                                                                                                                                                      Modena, 5/12/2023


lunedì 4 dicembre 2023

MEMORIA

Alba già veste                                                                                                                                                di nostalgia                                                                                                                                                    la chimera                                                                                                                                                      della notte                                                                                                                                                    In grisaglia vaga                                                                                                                                        coi compagni                                                                                                                                               di ventura                                                                                                                                                      A sera                                                                                                                                                          smette                                                                                                                                                   l'abito logoro                                                                                                                                                nel sonno                                                                                                                                                  ignaro.                                                                                                                                                                                                                                                                                   

A. Ferrin                                                                                                                                                  Modena, 4/12/2023             

venerdì 1 dicembre 2023

LA COLPA

Usciamo dal martellante tam tam orchestrato da centri che irradiano luoghi comuni che hanno come oggetto i "maschi" quali protagonisti dei femminicidi o, come li definisco io, ginecidi.  I maschi sono additati come autori di queste nefandezze, e non una voce (dico una) si è levata contro questa ondata incivile di condanna totale del genere maschile. Non metto in dubbio che gli uomini siano responsabili di grande parte dei ginecidi, ma è giusto additarli come male assoluto? Non c'é nessuna analisi che possa, non dico attenuare, ma almeno spiegare il fenomeno che, d'altra parte, non viene da un'altra Galassia, ma nasce tra gli umani (uomini e donne).  Penso in realtà che l'accanirsi contro il genere maschile sia non solo ingiusto ma anche rischioso: individuare un unico responsabile e quindi fomentare la caccia all'untore può indurre all'intolleranza e irrazionalità. E se mai fosse necessario ribadirlo, non c'é dubbio che ogni reato accertato in materia di violenza alle donne (e alla persona) deve essere severamente sanzionato. Si aggiunga per noi uomini il fatto che siamo, o siamo stati, fidanzati, mariti e padri, e quindi esponenti di quella cultura "patriarcale", evocata e che aumenta a dismisura il carico di accuse e responsabilità che gravano sulle nostre spalle. Siamo gli "orchi" della situazione, e questo allontana ogni approccio storicistico e razionale al problema: non si possono affrontare temi così sensibili e cruciali con l'ideologia. Un accenno all' esperienza di un uomo qualunque, esperienza emblematica in quanto rappresentativa della condizione umana: due matrimoni, tre figli, e quindi due divorzi che hanno contrassegnato un percorso di vita accidentato. Quale e quanta pena devono scontare gli uomini per il solo fatto di esistere, e di avere amato? Di avere vissuto? Sono d'accordo con Anassimandro secondo il quale noi "paghiamo il nostro debito vivendo", quale debito? Di esserci conformati alle leggi di natura? Di essere nati? Tutti, donne e uomini, siamo innocenti: subiamo semplicemente le conseguenze di un'evoluzione (o involuzione) dei processi naturali, i cui esiti le leggi non fanno altro che registrare.

A. Ferrin                                                                                                                                                        Modena, 1/12/2023

NEL DESERTO

Ben Gurion, al termine della sua vita politica, si ritirò nel deserto del Neghev: affermava che solamente laggiù gli alberi riacquistavano senso e valore, i Cittadini infatti li danno per scontati, non li notano neppure! In effetti solo nel deserto la voce risuona e si avverte il fruscio del vento: nel clamore della città i suoni sono indistinti, si è assorbiti nell'anonimato, il nostro vociare è semplice flatus vocis.  "...ecco, fuggii lontano e rimasi in solitudine" Salmo 55,8; e Nietzche ammonisce: "non si può divorare il mondo, altrimenti attorno a noi cresce il deserto". Fascino e volatilità degli aforismi con i loro squarci di luce e illusione. 

A. Ferrin                                                                                                                                                  Modena,1/12/2023