Ieri, quasi incredulo, ho compiuto 81 anni; come sempre, ho festeggiato in sobrietà con i miei figli, in presenza e da remoto, con alcune telefonate di amici, e Paola che è arrivata per il caffè. Niente di trascendentale, una giornata serena allietata da un sole primaverile che ha riscaldato l'ambiente. Così mi ritrovo davanti allo schermo del p.c., e cerco di ricavarne qualche cosa di interessante; tutto è silenzio, ho fatto i miei "due passi" qui intorno e ora osservo Buk che a sua volta mi fissa con aria perplessa. Forse è in attesa che io me ne accorga e gli presti attenzione, ma io, assorto nei miei pensieri, scruto la tastiera per sceglier il tasto da pigiare. Buk tace e forse rimugina la reazione più adeguata alla mia incuria. Ieri, giornata della leggerezza, la compagnia mi ha distolto dalle solite elucubrazioni ma, passata la festa, voglio dedicare un pensiero al mio compleanno. Ho sempre detto che non temo la morte; d'altra parte Lei giungerà come sempre inattesa e incurante della nostra opinione, e lo stesso filosofo assicura che noi non percepiamo di "morire", che cioè non "sentiamo" la "nostra" morte, ma perché? E' l'ultima cosa a cui pensiamo anche se in preda all'affabulazione del morente: non è possibile (diciamo a noi stessi) che tocchi anche a me! Eppure gli antichi greci avevano già svelato che "uomo" viene da "brotòs", il mortale. Ma qui voglio accennare alla solitudine, la condizione a me non congeniale, stato che ho sempre vissuto con disagio, e infatti ho deciso di ripetere l'esperienza matrimoniale per soddisfare il desiderio della mia compagna ma pure la mia voglia di famiglia e vita di coppia. Si fa un gran parlare di patriarcato e di ginecidi: il maschio non gode di buona stampa, ma i miei anni (81) sono un discreto punto di osservazione per valutare quale e quanta strada sia stata fatta nel rapporto fra i sessi e nel costume sociale. Penso che negli ultimi 60 anni si sia prodotta una vera "mutazione antropologica" sia nei maschi che nelle femmine: i tratti femminili sono aumentati negli uni e i tratti maschili nelle altre, quasi segnali di omologazione con esiti imprevedibili nel lungo termine, ma che già oggi modificano i comportamenti di donne e uomini, con buona pace del "politicamente corretto", di codini e moralisti.
Modena, 10/12/2023