"Fate l'amore, non la guerra", era ed è l'imperativo dei pacifisti di ogni latitudine, nonché delle masse che contestano il potere. Non conosco invito più seducente ma, nel frattempo, per un concorso di cause impreviste o non prevedibili, la parte di popolazione affluente e apparentemente più felice del Pianeta subisce effetti collaterali certamente indesiderati: mentre si lamenta di denatalità, si fa meno l'amore tra la donna più androgina e l'uomo che deve "chiedere", e gli stessi spermatozoi sempre più svogliati. Che iattura! Ora che la "mangiatoia è bassa nessuno vuol mangiare", come voler dare da bere al cavallo che non vuole bere. Pertanto, se vengono meno le condizioni propizie per fare sesso, non resta che la guerra per incanalare le energie residue, e non si pensi a sublimazione, attività contemplativa o ascetismo, perché impossibili nell'uomo di oggi, che è scettico, cinico e vuoto.
Modena, 6/10/2024
Nessun commento:
Posta un commento