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libreria di zurau

giovedì 23 maggio 2024

IL SOGNO

Si dice che la lingua batta dove il dente duole, e ne sono convinto; il mio dente dolente è la donna, la mia "Madonna"(absit iniuria verbis). Questo il mio cruccio: ai miei 81 anni, grazie alla tempesta ormonale placata e pur sempre viva, lei invade e pervade i miei sensi che mi sembra siano più dei 5 canonici. Il mio tormento è qui: il vano richiamo dei sensi in una natura impoverita e necessariamente velleitaria. Avrei dovuto vivere la mia stagione al momento opportuno, come i miei coetanei al tempo della giovinezza, ma ero catturato da ideali di perfezione e purezza: ritenevo che la felicità risiedesse nel perseguimento di una verità assoluta. Tutto ciò per la formazione religiosa che ricevevo e nella quale intravedevo un ideale di assoluta bellezza. Il tempo ha fatto giustizia di speranze e illusioni, e così mi sono piegato a condurre una vita "umana", quella di uomo qualunque; ciò nonostante, è sopravvissuto in me quel miraggio di bellezza che mi ha alimentato, quasi nostalgia di un paradiso perduto. Poi, due mogli, 2 matrimoni e tre figli mi hanno reso felice, ma l'ineffabile ha dato luogo alla realtà prosaica, il sentimento struggente al travaglio, vero compagno di strada. 

Modena, 23/5/2024 

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