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libreria di zurau
venerdì 13 marzo 2020
A SPASSO CON LUI
Lui è il Covid19, o Coronavirus, al microscopio è bello come un mazzo di roselline rosse, è ovunque, ma non si sa dove si nasconda: fluttua nell'aria, ma alberga anche in noi, lo trasmettiamo con l'espettorato e crediamo di proteggerci con mascherine che sono per lo più inefficaci.
Sono diretto all'ambulatorio del medico di base per ritirare una ricetta, e ciò mi è permesso dalle nuove misure emanate per arginare i contagi e le "visite" dell'ospite indesiderato: l'ambulatorio è deserto, il medico è nel suo studio, e nell'ingresso c'è la segretaria che non riconosco subito per il viso travisato dalla mascherina, sono in dubbio e chiedo: lei è Patrizia? E lei ride, per fortuna.
Ritorno nella via deserta, e mi dirigo alla farmacia di Corso Canalchiaro, davanti alla quale vi sono alcuni clienti in attesa perché l'ingresso è contingentato, si entra uno per volta; ritiro il medicinale ma
è inutile chiedere mascherine, disinfettanti e vitamine già esaurite.
L'ortolano adiacente è invece traboccante di frutta e verdura, forse più salutari delle medicine, ma gli avventori sono rari, e i pochi cittadini a passeggio cercano di non incrociarti e ti guardano con
sospetto e timore, o comunque effettuano la giusta deviazione per non entrare nella tua traiettoria.
La situazione è surreale; non tutti hanno la maschera, e quelli che l'indossano sembrano esseri alieni inquietanti, noto che il loro viso privo di bocca e naso, è irriconoscibile.
Ieri un'anziana commerciante si è allontanata da me ben oltre la distanza protocollare e, al mio
sguardo quasi di rimprovero ha esclamato: io voglio vivere ancora, e ho dei nipotini! Come fosse la sola a voler vivere, e di avere figli e nipoti.
Un uomo, in attesa del suo turno davanti all'edicola, ha rifiutato il mio invito a precedermi intimando
a sua volta, e con una certa grinta, di allontanarmi!
Sono certo si tratti di reazioni istintive alla pandemia che si espande velocemente e con un elevato rischio di mortalità: sono paure che gli uomini, per il loro orgoglio e senso di onnipotenza, faticano
a controllare.
Non saprei quanti di noi siano consapevoli del fatto che è la morte ad aleggiare intorno a noi, idea che
rimuoviamo sempre come eventualità che riguarda solo i nostri simili, e che invece riguarda tutti, e per questo dovremmo abbandonare cieche speranze e illusioni di eternità.
Solo i giovanissimi sono immuni da questi pensieri, e infatti il loro tempo è fatto solo del presente.
Presente da vivere qui e ora.
A.Ferrin
modena, 13/3/2020
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