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libreria di zurau

sabato 28 marzo 2020

ELOGIO DELLA FOLLIA (moriae encomium)


Cannibalizzo Erasmo prendendo a prestito il titolo del suo famoso testo; tutto ciò che accade in questi
giorni di pandemia sa di follia che si mostra a ogni livello: dal semplice cittadino inebetito che,  
esaurito il sorriso di sufficienza dei primi giorni, ora è sempre più cupo e isterico, ai più alti gradi delle Istituzioni. 
La situazione è tale che bisognerebbe isolare come "untori" i giornalisti e i mezzi di comunicazione che fanno informazione nociva(anche per ignoranza o inadeguatezza), vedi le frequenti allocuzioni a reti unificate, le infinite dichiarazioni ripetitive, superflue e forse dannose perché sono ansiogene.
Il cittadino, già terrorizzato dal Virus incombente, dovrebbe compatire Bergoglio triste al cospetto della Piazza San Pietro vuota? O il cardinale di Milano che ascende alla Madonnina per pregare?
Come quello di Bologna che a piedi raggiunge San Luca? O leggere il giornalista che auspica il "Tevere più stretto" ? Come se gran parte degli italiani non fosse invece per un Tevere molto più largo, auspicando che una sua sponda lambisse la costa Argentina, Paese ancora e fortunatamente, non colpito dal flagello, e per di più ricco di tanta Pampa fertile.
E infine ascoltare il solito intervistatore chiedere al cittadino in lutto: soffre molto?
Io vorrei essere informato sulla realtà della vita in cui sanitari di ogni livello combattono il virus al
capezzale dei pazienti, o della partecipazione genuina e scevra di protagonismo, ai bisogni dei meno fortunati e più deboli. 
Per quanto mi riguarda, cerco di fuggire questa atmosfera resa malsana più dagli uomini che dal virus innocente, e mi rintano nella mia altana dove, unendo l'utile al dilettevole, spero che dieta forzata e contemplazione giovino allo stato fisico e alla mente.
Purché, nel frattempo, non venga a farmi visita "nostra sora morte".

modena, 28/3/2020

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