SCRIBERE

SCRIBERE
libreria di zurau

domenica 15 marzo 2020

IGIENE DEL MONDO


Io non arrivo a esaltare la guerra come sola igiene del mondo: questa è la forzatura di un Manifesto del Futurismo Italiano pubblicato nel 1915 da Marinetti, e apparso con il titolo "Guerra sola igiene del mondo".
D'altra parte penso che la natura provveda con processi che le sono propri a una sorta di rigenerazione
che, a sua volta, contribuisce al più vasto processo di evoluzione e selezione nell'universo di cui siamo parte.
Sotto questo aspetto, è un fatto che a ogni  nascita segue la morte: il codice genetico di ogni essere vivente non è programmato per l'eternità, (muoiono anche le stelle!) e dobbiamo farcene una ragione.
L'istinto alla vita ci illude del contrario, perché ci fa intravedere le meraviglie dell'universo e della nostra stessa esistenza: per questo ci sembra incredibile, per non dire crudele, che il ciclo vitale di cui siamo partecipi possa e debba avere fine. (non per altro la morte ci scandalizza sempre)
Allora è paradossale ma credibile che la natura, con il ciclo vita-morte, e con le forme più
estreme di "igiene"collettiva, riaffermi, anche con "innocente"crudeltà, le sue necessità.
In questo senso, guerre, carestie, genocidi, pulizie etniche, pandemie varie, crolli di civiltà e
e nascita di nuove, ristabiliscono equilibri nuovi, sempre funzionali al processo evolutivo.
La natura è indifferente al destino del singolo uomo, come a quello del fiore più bello: prima
di tutto vuole perpetuare se stessa, e la vita in tutte le sue forme.

modena, 15/3/2020

Nessun commento:

Posta un commento